Un election day per le primarie Pd?

Se ne discuterà giovedì a Roma ad un incontro organizzato dai i vertici nazionali del partito e al quale parteciperanno i segretari regionali e i segretari provinciali di tutt’Italia
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di Riccardo Tripepi
24 novembre 2015
07:16

Un election day per le primarie Pd da svolgersi in tutti i centri chiamati al voto l’anno prossimo. Di questo si discuterà giovedì a Roma ad un incontro organizzato dai i vertici nazionali del partito e al quale parteciperanno i segretari regionali e i segretari provinciali di tutt’Italia. C’è anche un’ipotetica data: il 20 marzo per dare il via sui territori alla consultazione per scegliere i migliori candidati.
Ovviamente, però, non ci sarà un obbligo a svolgerle. Anzi nei centri in cui ci sarà la possibilità di trovare soluzioni unitarie, le primarie potranno essere accantonate.
L’argomento, come si capisce, interessa fortemente la Calabria e i centri chiamati al voto, a partire da Cosenza e Crotone dove il Pd non può fallire, dopo aver già regalato Vibo, Gioia e Lamezia al centrodestra all’ultima tornata amministrativa.
Sia a Cosenza, che a Crotone si possono individuare due possibili candidati alle primarie. L’ex assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione da un lato e il segretario provinciale Arturo Pantisano dall’altro, non hanno fatto mistero di essere pronti a correre per le primarie. Il che imporrebbe alle altre correnti democrat di trovare le personalità adatte e far partire la competizione interna.
A meno che non si trovi una soluzione unitaria. “Sarebbe la strada migliore – commenta il segretario provinciale di Cosenza Luigi Guglielmelli pronto a partire per Roma giovedì prossimo – ma ovviamente siamo pronti anche alle primarie, qualora ciò non dovesse succedere. Mi auguro che la Commissione che guiderà Magorno possa trovare la giusta sintesi tra le posizioni in campo”. Il segretario regionale, dunque, adesso sarà chiamato a dimostrare di saper governare i processi cosentini dopo la pericolosa sbandata registrata sul commissariamento, poi evaporato, di Ferdinando Aiello. Un organismo composto da 18 membri che non dovesse riuscire a fare sintesi tra le posizioni in campo sarebbe davvero un fallimento. Nell’attesa che giovedì si chiarisca meglio la posizione a livello nazionale, il segretario ha nel frattempo convocato ufficialmente l’assemblea regionale per il prossimo 28 novembre, così come era stato annunciato. Il tema è quello della sanità, dopo la “Leopolda” che si è tenuta durante gli scorsi giorni a Catanzaro. Al tema, già di per sé caldo, il segretario ha aggiunto all’ordine del giorno anche quello relativo alle elezioni amministrative. Magari anche per relazione su quanto avverrà a Roma e cominciare a disegnare le future strategie, magari approfittando anche della presenza di Marco Minniti. 


Riccardo Tripepi


Giornalista
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