Verso il ballottaggio

Elezioni a Catanzaro, Boccia (Pd) tira la volata a Fiorita: «Catanzaro può scegliere il futuro»

VIDEO | L'esponente dem nel quartiere marinaro assieme al gruppo dirigente censura le parole di Polimeni: «Ho trovato di cattivo gusto questa minaccia»

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di Luana  Costa
23 giugno 2022
16:29

«Non è più tempo delle parole ma è il tempo delle scelte e Catanzaro può scegliere il futuro con Nicola Fiorita o il trapassato remoto con Valerio Donato e una coalizione che tutti conoscete». A tre giorni dal voto che deciderà il nuovo sindaco della città di Catanzaro il responsabile Enti Locali del Partito Democratico, Francesco Boccia, fa l'ultima puntatina nel capoluogo di regione per spingere Nicola Fiorita nel rush finale della campagna elettorale. 

Boccia: «Fiorita è il futuro»

Nel quartiere marinaro si riuniscono i dirigenti dem e fanno quadrato attorno al docente universitario. E il responsabile nazionale del Pd non risparmia fendenti al competitor Valerio Donato, anzi. «Donato si è tenuto il gruppo dirigente che ha fatto tanto male a questa città, che ha tenuto questa città nelle sabbie mobili che non hanno consentito a tanti giovani di restare. Con la sua scelta Donato ha deciso di lasciare Catanzaro con i suoi problemi e nel passato remoto. Nicola Fiorita è il futuro e questo è il tempo delle scelte» ribadisce ancora lanciando un appello al voto.


«I catanzaresi devono decidere se legare Catanzaro finalmente al resto del Paese, se farlo con una classe dirigente fresca, nuova, rigenerata che si assume le responsabilità anche con i suoi rappresentanti al Parlamento. Perché io - aggiunge ancora - sono qui per testimoniare tutto l'impegno del Partito Democratico e di tutti i partiti che sono in Parlamento e che sostengono Nicola Fioroita a garantire la stessa attenzione riservata ad esempio anche a Napoli. Il nostro è un impegno parlamentare, a tenere il capoluogo della Regione Calabria ancorato all'Europa. Ora dobbiamo unire tutta Catanzaro, io vorrei che Catanzaro fosse unita accanto a Nicola Fiorita e posso garantire che sarà il sindaco di tutti».

L'esponente dem dribla però il commento sull'ingovernabilità certa cui va incontro il suo candidato in caso di vittoria. Nicola Fiorita con una pattuglia di consiglieri comunali ben inferiore a quelli del suo competitor all'interno della civica assise. E sposta il tiro sulle recenti esternazioni proferite dal presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni: «Ho trovato di cattivo gusto questa minaccia. Non so se definirla minaccia agli elettori o minaccia a Fiorita; politica» ci ha poi ha tenuto a precisare.

«Donato e i suoi pochi sostenitori hanno messo in discussione le ragioni della democrazia, esiste una legge elettorale che consente di votare i consiglieri comunali e poi votare il candidato sindaco. Si va al ballottaggio e se Nicola Fiorita vincerà come credo vincerà tutta Catanzaro sarà con lui. Dire prima dell'espressione del voto democratico che se vincesse Fiorita loro congelerebbe o bloccherebbero o paralizzerebbero il Comune dà il senso di due cose: dell'arroganza, e nella politica la spocchia fa sempre male, e soprattutto della minaccia agli elettori. Si sta dicendo ai catanzaresi: se votate Fiorita noi vi facciamo tornare nuovamente al voto, quindi il vostro voto non serve e non conta. Invece se vince Fiorita Catanzaro andrà avanti e molti di coloro che sono stati obbligati a sostenere Donato saranno liberi finalmente di sostenere un progetto politico che non è quello anti europea di chi non crede in una società più giusta».

Il risultato del Pd

Il responsabile Enti Locali poi commenta il risultato elettorale del Partito democratico: «È un risultato atteso ma c’è un ragionamento da fare – chiarisce – e dovremmo farlo su Catanzaro. È la città con il più alto numero di liste e con la più alta frammentazione in Italia. La frammentazione che ci sta a Catanzaro deve far riflettere, lo dico perché abbiamo bisogno di rigenerare la politica. Nicola (Fiorita ndr) ci ha provato, ha fatto un grande lavoro di coinvolgimento dell’associazionismo però sono venuti a mancare i cardini, i punti fermi della politica. Il Partito democratico in termini percentuali è andato meglio del Partito Democratico di 5 anni fa però non basta, non è sufficiente».

Rispetto poi all’appoggio esterno garantito di uno dei tre tronconi del centrodestra incarnato a Catanzaro da Antonello Talerico, l’esponente dem ha chiarito: «La legge elettorale per le amministrative funziona così. Si fanno gli accordi al secondo turno, è la legge elettorale. Ringraziamo Talerico e tutti coloro che lo sostengono perché hanno fatto una scelta di campo intorno a Nicola Fiorita e mi auguro che aumentino i catanzaresi che come lui hanno il coraggio di credere che Nicola Fiorita possa essere il candidato di tutti. Mentre Donato dal giorno dopo l’unica cosa che è riuscito a fare è stato quella di minacciare i catanzaresi e dire: attenzione, se votate Fiorita non vi facciamo governare. Talerico ha detto sosteniamo Fiorita perché vogliamo allargare il campo della politica con la P maiuscola. Il mio appello è di votare Nicola Fiorita per cambiare finalmente Catanzaro».

Scissione M5s: «Il Governo va avanti»

Il deputato del Partito democratico è poi intervenuto anche sul tema caldo di questi giorni, ossia la scissione avvenuta all’interno del Movimento 5 Stelle con i conseguenti contraccolpi sulla tenuta del Governo: «Il Governo va avanti su un impegno assunto dai partiti politici con il presidente Mattarella. Noi ci assumemmo la responsabilità di completare la campagna di vaccinazione e di attuare il Pnrr che voglio ricordarlo fu portato in Italia con un grande successo politico da Giuseppe Conte, da Roberto Gualtieri, oggi sindaco di Roma; cioè dalla coalizione giallorossa. Abbiamo portato avanti questo lavoro. In mezzo c'è una crisi internazionale sotto gli occhi di tutti e io penso che sia massima responsabilità da parte di tutte le forze politiche portare il paese in un porto sicuro entro quest'anno. Un porto sicuro significa uscire dalla crisi internazionale che abbiamo ma soprattutto dare risposte sulla benzina, che non può toccare questi costi, sull'energia e oggi proprio oggi con l'impegno a Bruxelles sul prezzo del gas dà il senso del successo del Partito Democratico. La destra diceva che avremmo dovuto litigare in Europa e far saltare il banco; invece abbiamo fatto un accordo importante».

 

Giornalista
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