Verso il voto

Regionali, Occhiuto: «In Calabria il centrodestra è ancora più forte che nel resto del Paese»

VIDEO | Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione: «Chiederò al governo nazionale di restituirci la sanità. La norma inserita nell'ultima legge di bilancio consentirebbe di ripianare il debito»

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di Redazione
24 agosto 2021
15:12

«C'è un centrodestra compatto, unito. In Calabria è ancora più forte che nel resto del Paese perché ai partiti tradizionali del centrodestra, Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, si sono aggiunte altre formazioni politiche che qui sono ancora più forti che altrove. 'Coraggio Italia' - ha proseguito - sta aggregando personale politico di grande qualità, imprenditori, professionisti. Sono contento che loro siano al mio fianco. In Calabria abbiamo tanti problemi a cominciare dalla 'ndrangheta che ci fa schifo e non le consentiremo di sporcare la vittoria del centrodestra. Ma non consentiremo neanche agli incapaci di utilizzare la 'ndrangheta come alibi per non far nulla».

Lo ha detto Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria a margine dell'incontro organizzato dalla lista "Coraggio Italia" a Santa Trada di Cannitello, a Villa San Giovanni.


«In Calabria si possono fare tante cose perché ci sono tante risorse, straordinarie. Abbiamo bisogno di classe dirigente e idee. 'Coraggio Italia', assieme alle altre liste del centrodestra, ha classe dirigente e idee e quindi la Calabria la cambieremo. Sto facendo una campagna elettorale limitando gli annunci - ha aggiunto Occhiuto - perché ho coscienza che i calabresi degli annunci e dei proclami non si fidano più. Noi misureremo il nostro successo non da voti che prenderemo in campagna elettorale, ma dalla capacità che avremo di governare questa Regione. Potevo continuare fare una cosa che mi piaceva, il capogruppo di Forza Italia».

«Ho scelto invece di cimentarmi in una cosa difficile come quella del governo della Regione, ma possibile e mi piacerebbe lasciare il segno. Non sarò un presidente che si occuperà di chi deve fare il sindaco di Scilla o di Riace o di Taurianova, o di chi deve fare il direttore amministrativo o il capo distretto. Sarò un presidente che si intesterà i dossier sulle questioni di governo, quelle grandi e importanti come la sanità, i rifiuti, l'acqua, lo sviluppo locale, l'attrazione di investimenti e investitori per la Calabria. Sono convinto che se si governa in questo modo si governa bene».

«Chiederò al governo nazionale di restituirci la sanità»

«Il più grande alleato del crimine organizzato è l'incompetenza. Se ai livelli apicali delle aziende sanitarie metti dei direttori generali competenti è più difficile per il malaffare far fare ai direttori generali cose che non andrebbero fatte. Chiederò al governo nazionale che restituisca la sanità ai calabresi e chiederò però di aiutarci nella gestione della sanità».

Il candidato a governatore ha ricordato «la norma inserita nell'ultima legge di bilancio utilizzando il mio ruolo di capogruppo che consentirebbe alla Calabria di ripianare il debito sanitario avendo un'anticipazione della Cassa depositi e prestiti restituibile in 30 anni e con un tasso di interesse 10 volte inferiore a quello che sta pagando ora la Regione per i propri debiti».

«Questa norma - ha concluso - non si può realizzare perché non sappiamo a quanto ammonta il debito sanitario perché i commissari non sono riusciti nemmeno a chiudere i bilanci delle Asp. Chiederò al governo di inviarci i tecnici della ragioneria generale dello Stato magari assieme ai reparti operativi della guardia di finanza per fare i bilanci delle aziende sanitarie, per quantificare il debito e per fare ripartire la sanità in maniera tale che si possa davvero governare migliorando i livelli essenziali delle prestazioni».

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