Elezioni, i candidati Pd in Calabria: Irto al Senato, Stumpo e Bruno Bossio alla Camera

Poco spazio al rinnovamento nella nostra regione. E ancora una volta hanno pesato le correnti romane nella distribuzione delle forze tra le varie aree (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Pasquale Motta
16 agosto 2022
09:00
Dall’alto a sinistra in senso orario: Irto, Girasole, Stumpo, Bruno Bossio, Pitaro, Papasso, Viscomi e Guccione
Dall’alto a sinistra in senso orario: Irto, Girasole, Stumpo, Bruno Bossio, Pitaro, Papasso, Viscomi e Guccione

Nico Stumpo e Enza Bruno Bossio alla Camera. Nicola Irto e Carolina Girasole al Senato. Sarà questa la quaterna potenzialmente eleggibile del Pd nei due rami del Parlamento in Calabria e saranno loro a guidare la lista plurinominale di Camera e Senato. Grandi esclusi Carlo Guccione e Antonio Viscomi. Per l'ex consigliere regionale si profila il terzo posto alla Camera sempre che accetterà quella posizione.

Una sola novità rispetto alle anticipazioni di stampa: la sindaca di Isola Capo Rizzuto in posizione potenzialmente eleggibile al Senato, subito dietro al segretario regionale. Al terzo posto, sempre al Senato, a sorpresa, un ex big dei democrat, Italo Reale, già deputato dei verdi, responsabile del tesseramento durante il commissariamento del partito democratico calabrese.


Candidatura di servizio per Lidia Vescio alla Camera e per Teresa Esposito, responsabile regionale delle donne del Pd, sarà quarta al Senato. La partita più difficile, quella della lista plurinominale, dunque, sembra essere definita. Una giornata difficile quella dei democrat con la direzione nazionale che slitta più volte. Alla fine il partito trova la quadra. Scelte che lasciano sul campo morti e feriti, come sempre, in questi casi. In piena definizione, anche se ormai delineato a grandi linee, il risiko dei collegi uninominali dei democrati calabresi.

Poche le novità rispetto alle anticipazioni di questa testata e, sulle quali, avevamo scritto nei giorni scorsi. Francesco Pitaro correrà al collegio del Senato a Catanzaro. La scelta di Pitaro è emersa dopo la rinuncia di Gianni Speranza e dell’uscente Antonio Viscomi. Sulla candidatura si è speso molto il consigliere regionale Raffaele Mammoliti.  Confermata la scelta della sottosegretaria Dalila Nesci nel collegio di Vibo/Rc, Mimmo Battaglia a Reggio Calabria, Giusi Iemma alla Camera a Catanzaro.

Incertezze ancora sui collegi di Cosenza. Allo stato, la direzione ha votato per la candidatura della Bruno Bossio anche per il collegio uninominale della Camera. Tuttavia, se Carlo Guccione rifiuterà l’offerta del terzo posto nella lista plurinominale alla Camera, possono saltare alcune scelte. L’ipotesi più accreditata è che il segretario della Federazione del Pd di Cosenza Vittorio Pecoraro possa candidarsi alla camera nel collegio uninominale di Cosenza.

Definita, invece, la candidatura del sindaco di Cassano Gianni Papasso, in quota socialista, nel collegio Camera di Corigliano Rossano/Crotone. Per quanto riguarda il collegio nord del senato, la scelta è caduta su Francesca Dorato, candidata alle regionali di ottobre per il Pd, consigliere comunale di Castrovillari. La Dorato, in passato è stata anche vicesindaco della sua città. In linea di massima queste le scelte varate dalla direzione nazionale.

Poco spazio al rinnovamento nella nostra regione. E, ancora una volta hanno pesato le correnti romane nella distruzione delle forze tra le varie aree. Carlo Guccione, tuttavia, nonostante il sostegno dell’area di Andrea Orlando non ce l’ha fatta a ottenere la nomination. E proprio Orlando all’uscita dalla direzione ha dichiarato: «È stato un lavoro faticoso, ci sono sempre troppe esclusioni... ma credo siano liste competitive e per fare un buon risultato». Il segretario Enrico Letta, in un passaggio del suo intervento nella direzione ha affermato: «Potevo imporre persone “mie” ma non l'ho fatto perché il partito è comunità».

 

Giornalista
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