Elezioni regionali, la questione Calabria finisce sul tavolo del Consiglio dei ministri

Il governo potrebbe avocare a sè la decisione e rinviare così come fatto per le comunali. La lettera del centrodestra a Conte: «Votare a gennaio o inizio febbraio»

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di Ric. Trip.
9 novembre 2020
17:06

Ormai la Calabria è stabilmente al centro dell’attenzione nazionale. Il Consiglio dei ministri che si sta riunendo proprio in queste ore dovrebbe discutere della situazione verificatasi nella nostra Regione dopo la morte della governatrice Jole Santelli.

La legislatura è praticamente conclusa anzitempo e domani è prevista la riunione del Consiglio regionale per il congedo dei consiglieri e la modifica alla legge elettorale per introdurre la doppia preferenza di genere. Dalla maggioranza di centrodestra, però, sono filtrate informazione in ordine all’intenzione, soprattutto da parte di Forza Italia, di convocare il prima possibile le elezioni regionali. Il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini ha ipotizzato un periodo che va dal 15 gennaio al 7 febbraio e lo ha sottoposto al governatore facente funzioni Nino Spirlì.


 

Anche se la convocazione delle elezioni regionali spetta a ogni singola Regione il momento è particolarmente delicato. Intanto perché il governo ha già rinviato al prossimo 28 marzo le elezioni comunali previste per il mese di novembre a causa dell’acuirsi della seconda ondata di contagi e poi perché la Calabria si trova nel bel mezzo di una crisi sanitaria che l’ha fatta finire in zona rossa.

Ecco perché il Consiglio dei ministri, anche per evitare fughe in avanti, potrebbe di imperio avocare a sé la scelta della data delle elezioni in modo che le stesse possano svolgersi in massima sicurezza.

Potrebbe dunque essere emanato un apposito decreto legge per le elezioni calabresi. Sul tavolo inoltre dovrebbe finire anche la discussione sulla nomina di Giuseppe Zuccatelli quale nuovo Commissario ad acta per il piano di rientro dal debito sanitario. Un nome sul quale i Cinque Stelle hanno innescato una vera e propria guerra di posizione.

 

Centrodestra a Conte: «Votare a gennaio o inizio febbraio»

«Indichiamo quali possibili opzioni di voto, le date del 17, del 24, del 31 gennaio, o, come ultima ipotesi, del 7 febbraio. Siamo sicuri che il Governo non asseconderò strategie di parte, finalizzate a condizionare pesantemente le elezioni in Calabria, acuendo lo stato di incertezza e confusione istituzionale che rischia di provocare danni irreversibili al tessuto sociale ed economico della nostra Regione».

Così il centrodestra in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte, al ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, a poche ore dal Consiglio dei ministri che affronterò  il dossier sulla data delle elezioni. La lettera è firmata dal presidente della Regione Calabria facente funzioni Antonino Spirlì, dal presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini, dagli assessori regionali Domenica Catalfamo, Sergio De Caprio, Gianluca Gallo, Fausto Orsomarso, Sandra Savaglio, Francesco Talarico. E dai consiglieri regionali della maggioranza consiliare Giovanni Arruzzolo, Pierluigi Caputo, Giacomo Pietro Crino', Antonio De Caprio, Sinibaldo Esposito, Domenico Giannetta, Giuseppe Graziano, Filippo Mancuso, Clotilde Minasi, Pietro Santo Molinaro, Luca Morrone, Giuseppe Neri, Nicola Paris, Filippo Maria Pietropaolo, Vito Pitaro, Pietro Raso, Raffaele Sainato. 

Giornalista
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