Rifiuti in Calabria, la protesta di Falcomatà si trasforma in un mezzo flop

VIDEO | Sono poco più di una decina i sindaci che hanno risposto all'appello del sindaco di Reggio Calabria che li aveva chiamati a raccolta davanti palazzo Campanella. Alla fine della manifestazione il presidente Tallini ha incontrato una rappresentanza garantendo il proprio impegno a mediare con Jole Santelli

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di Riccardo Tripepi
18 maggio 2020
16:16

Da dodici giorni i rifiuti non vengono raccolti nell’area metropolitana di Reggio Calabria. Una nuova emergenza che rischia di sovrapporsi a quella sanitaria proprio nel momento della tanto attesa fase di ripartenza dopo il lungo lockdown. I sindaci hanno così deciso di organizzare una protesta davanti a palazzo Campanella insieme a una rappresentanza die lavori dell’Avr che ha portato alcuni compattatori carichi di rifiuti per rendere ancora di più lo stato dell’attuale situazione. Giuseppe Falcomatà spiega così le ragioni dell’iniziativa.

«Quando alle richieste di incontri non arrivano risposte e alle richieste legittime dei sindaci che rappresentano le comunità di interlocuzione con la Regione Calabria non risponde nessuno, l’unico modo è quello di incontrarci qui in maniera pacifica per ottenerle».


In realtà a rispondere all’appello di Falcomatà sono stati solo poco più di una decina di sindaci sui 97 della Città Metropolitana, seppure la gran parte di essi aveva sottoscritto un documento comune. Un mezzo flop dovuto al rischio di possibili strumentalizzazioni politiche mentre a Reggio si è in piena campagna elettorale. La vigilia della manifestazione è stata molto calda dal punto di vista telefonico. I partiti si sono fatti sentire con i primi cittadini chiedendo lealtà per la giornata della manifestazione. E, evidentemente, è prevalsa la linea della prudenza nei confronti del governo regionale di centrodestra che è ancora all’inizio della legislatura, mentre la consiliatura di Falcomatà è prossima ai titoli di coda.

Prova a tenersi in equilibrio il sindaco di Melicuccà Emanuele Oliveri che sostiene l’idea di riprogrammazione esposta da Jole Santelli ma chiede risposte urgenti per affrontare l’emergenza. «Ben venga questa lotta per fare in modo che il sistema di gestione dei rifiuti torni nelle mani pubbliche, ma nelle more abbiamo bisogno di risposte. Che la soluzione sia l’impianto di Crotone o quella di portare i rifiuti fuori Regione non importa. Noi sindaci siamo disponibili a tutto, basta che queste scelte non ricadano sui cittadini».

Al termine della manifestazione il presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini ha incontrato una rappresentanza dei sindaci assicurando il proprio impegno di mediazione con la governatrice. Non sarà semplice, però, in quanto dalla Cittadella fanno sapere che avrebbero preferito prima discutere e poi fronteggiare una protesta. Una versione che è l’esatto opposto rispetto a quella fornita da Falcomatà. E, onestamente, un braccio di ferro sull’emergenza rifiuti è l’ultima cosa di cui ha bisogno la Città Metropolitana.

Giornalista
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