Fusione Comuni, il Comitato cittadino di Rende non ci sta: «Cosenza porta in dote debiti»
Il sodalizio sollecita i commissari alla guida dell’ente a proporre ricorso a tutela della comunità locale
Il Comitato cittadino spontaneo di Rende sollecita i commissari prefettizi alla guida del Comune a presentare ricorso contro la delibera del Consiglio regionale in merito alla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Lo stesso sodalizio aveva presentato ricorso.
In particolare, il Comitato, intervenuto in una nota stampa spiega: «Siamo a conoscenza del fatto che nei prossimi giorni avanzeranno ricorso contro la medesima deliberazione anche i Comuni di Cosenza e Castrolibero. Allo stato non sappiamo se i commissari (inopinatamente prorogati nel loro mandato di ulteriori sei mesi, nonostante le buone notizie più volte comunicate alla stampa e da questa rese pubbliche, circa il buon andamento dell’amministrazione e la risoluzione di tutti i problemi che avevano dato luogo al commissariamento) avanzeranno ricorso in nome, per conto e nell’interesse del Comune di Rende».
Per la parte che ci riguarda, «con nota del 30 luglio scorso inviata alla pec del Comune di Rende ed allegata in copia alla presente, abbiamo chiesto che anche il nostro Comune proponesse ricorso contro questo provvedimento antidemocratico ed autoritario. Nulla sappiamo sull’orientamento dei commissari al riguardo».
Da qui la richiesta di «proporre ricorso al Tar a tutela della comunità rendese, i cui cittadini, ove si realizzasse in queste condizioni la Città Unica, sarebbero costretti, tra le altre tante negatività, a pagare una considerevole somma in euro pro-capite per ripianare l’ingente debito che la città di Cosenza porterebbe “in dote” alla stessa Città unica».