Verso il voto

Gioia Tauro, Alessio replica alla Scarcella: «Tentativo di infangare il buon operato di questa amministrazione»

A poche settimane dall'appuntamento elettorale sale lo scontro dialettico su programma e finanziamenti tra il sindaco uscente e la candidata del centrodestra 

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di Redazione Politica
23 maggio 2024
19:05
Aldo Alessio
Aldo Alessio

Alcune affermazioni espresse, durante il primo comizio elettorale, dalla candidata a sindaco di Gioia Tauro Simona Scarcella, hanno irritato il sindaco uscente Aldo Alessio che ha manifestato le proprie obiezioni. La Scarcella, nel comizio tenutosi domenica scorsa in Piazza del Marinaio, è stata affiancata da Francesco Cannizzaro, vice capogruppo Forza Italia alla Camera dei deputati e coordinatore regionale del partito, e da Giovanni Arruzzolo parlamentare e coordinatore Forza Italia della provincia di Reggio Calabria.

«Apprendo di essere diventato, per qualcuno, un vero e proprio incubo. Le dichiarazioni fatte durante l’apertura della campagna comunale da parte della candidata Simona Scarcella sono uno squallido tentativo di infangare il buon operato di questa Amministrazione – ha replicato Alessio -. La candidata, per diventare sindaco ha chiesto man forte a due baldi giovani “cavalieri”, mai visti prima a Gioia Tauro e mai sentiti nominare per aver difeso una giusta causa del territorio della Piana. Quando finirà questa campagna elettorale assieme a quella delle europee, i giovani leoni senza macchia e senza paura di Reggio Calabria e di Rosarno, come è ben noto, ritorneranno nuovamente da dove sono venuti, per occuparsi dei loro affari. La posta in gioco è alta: oggi si punta a conquistare la Città, trampolino di lancio, per mettere le mani sul Porto di Gioia Tauro». 


Alessio ha ritenuto di controbattere sulle questioni inerenti il termovalorizzatore e le relative royalties, informando che la sua Amministrazione è riuscita a fare aumentare a € 720.000 il precedente importo di € 500.000 e ha chiesto alla Scarcella di spiegare invece quali siano le sue idee sul termovalorizzatore e soprattutto di pronunciarsi sul raddoppio previsto dal governo regionale, nonostante l’opposizione netta di tutto il consiglio comunale. 

Poi, il sindaco ha elencato diversi finanziamenti ottenuti: «Come quello per la realizzazione del primo asilo nido pubblico (€1.210.000), per la riqualificazione e messa in sicurezza delle palestre delle scuole Montale (€ 506.000) e Stella Maris (€ 506.000). Ci siamo impegnati per non perdere somme disponibili sin dal 2015 (Patti per il Sud) e somme mai utilizzate per incapacità di chi dirigeva l’ufficio tecnico, per la messa in sicurezza dell’Eugenio Montale (€ 1.000.000), il rifacimento di tratti fognari (€ 3.000.000), i Pozzi Gillè (€ 500.000). Per non parlare di Agenda Urbana, progetti incomprensibili per i passati dirigenti dell’Ufficio tecnico comunale, quali la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici scolastici comunali (€ 2.000.000), realizzazione alloggi sociali ed abitativi (€ 1.200.000), realizzazione laboratori creativi (€ 3.653.633). Abbiamo ottenuto diversi finanziamenti, quali “L’Aspromonte in Città” con il Parco dei Cardi (€ 6.413.000), o quello della” Città tra due fiumi” (€ 4.920.000), o “Percorsi verdi in città” (€ 4.350.000)».

Il primo cittadino ha, altresì, sottolineato che «i ritardi sulla raccolta differenziata sono stati anche dovuti a gare fatte male o non sapute fare (che sono quindi andate deserte per anni). Comunque, anche su questo fronte, grazie ai fondi Pnrr, l’amministrazione ha ottenuto finanziamenti pari a più di 900.000 mila euro, da impegnare per il potenziamento della raccolta differenziata e la sua digitalizzazione. Si tratta di investimenti già aggiudicati. Il Comune ha acquistato i mezzi per la raccolta dei rifiuti, che l’Ufficio diretto dal marito non era riuscito ad acquistare. Abbiamo realizzato l’isola ecologica in località Pontevecchio su immobili confiscati ai mafiosi e ben lontani dal quartiere “Fiume”, dove altri volevano collocarla con il placet degli allora responsabili degli uffici tecnici e finanziari. Sulla toponomastica, poi, la Scarcella dovrebbe chiedere conto a chi è stato responsabile dell’urbanistica in questi ultimi 20 anni, quindi sempre a suo marito. Le vie senza nome sono state da noi denominate per il tramite il lavoro della commissione toponomastica. Abbiamo già in deposito la segnaletica acquistata e stiamo completando la gara per il posizionamento della stessa nelle diverse vie della città».

In seguito, Alessio ha evidenziato la propria posizione per quanto riguarda il “Parco dei Cardi”: «La gentile candidata a Sindaco ha ironizzato, pensando di raccontare favole populiste, affermando che avremmo utilizzato i fondi Pnrr per la realizzazione del Parco dei Cardi anziché per le strade, marciapiedi o le fogne. Dovrebbe sapere, la stessa, che i fondi Pnrr sono vincolati a fini specifici relativi alla transizione ecologica e la riqualificazione di aree abbandonate. Sui ferri emergenti sul muretto del lungomare, dovrebbe interrogarsi piuttosto su chi ha eseguito quei lavori e chi ha certificato che gli stessi furono fatti a regola d’arte e nel rispetto del progetto approvato, e tutti sappiamo chi sia stato».

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