Governo Draghi, Magorno (Iv): «C'è fiducia ma vogliamo un Sud protagonista»

Il senatore renziano nonché sindaco di Diamante sostiene che ci voglia «una rivisitazione del Recovery plan rispetto alla versione del Governo Conte 2» in cui «debbano avere un ruolo centrale le politiche di investimento per il Meridione»

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di Redazione
17 febbraio 2021
12:05
Il senatore Ernesto Magorno
Il senatore Ernesto Magorno

«Riponiamo fiducia e grandi aspettative nel Governo Draghi, che si appresta a fare ufficialmente il suo ingresso alle Camere, e con attenzione seguiremo l'enunciazione delle linee programmatiche del presidente del Consiglio, all'interno delle quali, riteniamo, che un ruolo centrale debbano avere le politiche di investimento per il Sud, da declinare in una serie di azioni concrete. A partire da una radicale rivisitazione del Recovery plan rispetto alla versione elaborata dal Governo Conte 2». Lo afferma, in una nota, il senatore di Italia viva nonché sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.

«Un Sud protagonista, dunque - prosegue Magorno - che punti ad appropriarsi di un futuro prossimo non più di attenzioni episodiche ma di un robusto e complessivo progetto di rilancio, che tocchi tutte le fragilità. A partire dalla piattaforma logistica e delle infrastrutture: per strappare il Meridione e la Calabria alla sua marginalità occorre mettere mano alla rete dei collegamenti ferroviari, attraverso l'estensione dell'Alta velocità e il potenziamento della tratta ferrata ionica, e viari (mi riferisco all'ammodernamento completo della Statale 106). Il sistema portuale legato all'hub di Gioia Tauro dovrà essere rilanciato, perché porta sul Mediterraneo e vettore di grandi opportunità sul piano commerciale e quindi occupazionale. Perché ciò che serve al Sud non sono solo forme di sostegno al reddito ma un nuovo e adeguato piano del lavoro e dell'occupazione, che consegni alle nostre nuove generazioni opportunità e occasioni di affermazione».


«In Calabria, inoltre - sostiene il senatore di Italia viva - è urgente mettere mano al decreto sulla sanità, puntando velocemente al superamento del commissariamento attraverso poche e rapide azioni finalizzate a realizzare il diritto alla salute dei calabresi: stralcio del deficit finanziario, riapertura degli ospedali soppressi per arginare l'emigrazione sanitaria costosa non solo sul piano economico, investimenti mirati sulle case della salute. Tutto ciò sarà possibile attraverso un diretto coinvolgimento dei sindaci e degli amministratori locali uniche istituzioni di prossimità rispetto ai cittadini e ai bisogni dei territori».

«La tutela delle nostre comunità - sottolinea ancora Magorno - resta l'unico parametro su cui giudicare la solidità di questo esecutivo e verificare se meriti o meno un voto di fiducia. La strada che questo Governo dovrà percorrere in nome della Calabria e del Sud si presenta impegnativa e ci aspettiamo il massimo della chiarezza e della concretezza».

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