I Comuni bocciano il Recovery plan “calabrese”: «Ecco cosa manca»

Dall'Alta velocità, alla 106, passando per il porto di Gioia Tauro. Sindaci e amministratori locali, in occasione dell'ultimo vertice Anci, hanno espresso disappunto per la carenza di «previsioni che contemplino robusti interventi» 

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di Redazione
26 gennaio 2021
10:00

Il comitato direttivo di Anci Calabria, si è riunito su convocazione del presidente f.f. per discutere sull’argomento all’ordine del giorno relativo a “Valutazioni, osservazioni e richieste sul Piano nazionale di ripresa e resilienza Pnpp (Recovery plan confezionato dal governo), approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021”. Lo riferisce una nota stampa.

I dettagli del Piano investimenti

I sindaci e amministratori partecipanti – si legge - avendo visionato i contenuti della proposta del Governo che, sarà oggetto di valutazione parlamentare, hanno unanimemente espresso preoccupazione e disappunto in relazione alla carenza di espresse previsioni che contemplino robusti interventi per la Calabria esaustivi di ataviche problematiche ed insufficienze che hanno impedito il corretto sviluppo della regione e di gran parte del Sud d’Italia.


Vi è piena consapevolezza della portata storica, forse irripetibile, del Piano di investimenti medesimo che, proprio per questo, non può non affrontare adeguatamente le esigenze specie infrastrutturali che emergono dal territorio regionale.

In particolare è stata posta l’attenzione sulla misura delle Infrastrutture, l’Alta Velocità Ferroviaria, la manutenzione stradale e l’intermodalità e logistica integrata.

L'analisi dell'Anci

Il Comitato direttivo di Anci Calabria, convocato dal presidente facente funzioni Francesco Candia, ha inoltre notato le limitate previsioni programmatiche e finanziarie che riducono alla realizzazione “dei primi lotti funzionali della direttrice Salerno/Reggio Calabria” l’attività di estensione dell’Avf.

Così come giudica inaudita la mancanza di espressa previsione di un complessivo intervento di completamento della costruzione della nuova ss 106 che affronti e risolva totalmente l’esigenza di assicurare un collegamento stradale, veloce e sicuro, all’intero versante ionico della Calabria che riguarda tratte delle provincie di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Cosenza  con proiezione verso la Basilicata e la Puglia.

Analoga limitazione – si fa rilevare - è stata rilevata sulla linea di intervento che dovrebbe interessare i collegamenti col porto di Gioia Tauro, mentre non trova menzione alcuna l’ipotesi di costruzione del Ponte sullo Stretto.

L'appello alla politica

Per tutti detti temi l’ente ha stabilito di richiedere ad Anas e Rfi oltre che alla Regione Calabria, una ricognizione delle progettazioni esistenti e disponibili per avere certezza della fattibilità entro il 2026 degli interventi invocati.

Su dette criticità, l’organo di rappresentanza dei Comuni intende sensibilizzare tutti i deputati e senatori calabresi, senza distinguo di appartenenza, e fare fronte comune anche tramite Anci nazionale per chiedere al Governo e al Parlamento le opportune conseguenti revisioni e modifiche del Pnrr.

Ulteriore motivo e argomento di rilievo riguarda la carenza di una specifica misura finalizzata al recupero e valorizzazione del territorio ed a sostegno del “sistema Città”.

Infine, conclude la nota, è stata data attenzione alla misura sulla Salute e sarà posta specifica distinta richiesta sulle strutture ospedaliere e sanitarie che, peraltro, insieme alla riorganizzazione territoriale e con la telemedicina, potrebbero anche divenire oggetto di maggiori investimenti con l’auspicata utilizzazione del Mes.

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