Guccione: «Il patrimonio miliardario delle Asp fa gola alla mafia»

INTERVISTA-VIDEO | Il consigliere regionale del PD anticipa i risultati di una ricognizione avviata sulle proprietà immobiliari di Aziende Sanitarie e Ospedaliere. Ed emergono situazioni al limite dell'assurdo. Fabbricati e terreni rischiano di passare ai per usucapione 

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di Salvatore Bruno
27 luglio 2018
12:14

Una consistente parte del patrimonio immobiliare non strumentale di proprietà delle aziende ospedaliere e sanitarie calabresi, iscritto a bilancio per circa un miliardo e 300 milioni di euro ma che ha un reale valore commerciale stimato in oltre due miliardi di euro, rischia di finire nelle mani dei privati per pochi spiccioli, attraverso la pratica dell’usucapione. Il consigliere regionale Carlo Guccione lancia l’allarme nel corso di una conferenza stampa convocata a Cosenza nella quale, carte alla mano, denuncia le gravi inefficienze nella gestione di edifici e terreni riconducibili agli enti preposti all’erogazione di servizi per la salute, ma di fatto da anni in possesso di soggetti terzi che adesso si stanno rivolgendo alla magistratura per acquisirne la piena titolarità.

Vasti terreni già passati ai privati

Il tribunale di Palmi ha già emesso in tal senso due sentenze con le quali ha trasferito la proprietà di terreni per un totale di oltre 73mila metri quadrati precedentemente appartenenti all’Asp di Reggio Calabria. Ma vi sarebbero in corso una miriade di cause analoghe incardinate nei palazzi di giustizia di tutta la Calabria.


Locazioni risalenti agli anni '20

Nella ricognizione del patrimonio immobiliare di Aziende Sanitarie e Ospedaliere avviata da Guccione, sono però emerse altre anomalie. I contratti di locazione sono tutti scaduti, molti canoni di affitto non vengono corrisposti da anni. Altri ammontano a cifre ridicole. Tra i casi limite vi è un contratto stipulato in forma orale, non si sa in quale data, per un’abitazione in affitto di 75 metri quadrati a Pizzo Calabro, del valore commerciale di oltre sessantamila euro, per la quale il locatario versa un canone annuo di 49 euro e 60 centesimi. In provincia di Cosenza invece risulterebbe ancora in essere il contratto di affitto di un terreno scaduto nel 1926. A Taurianova infine, da segnalare la grottesca situazione di una unità immobiliare di 50 metri quadrati locata nel 1957 per 2 euro e 47 centesimi l’anno, il cui affittuario risulta incredibilmente inadempiente.

 

Ecco i documenti presentati dal consigliere Carlo Guccione nel corso della conferenza stampa:

Asp di Vibo - Beni immobili disponibili concessi in locazione o occupati da terzi

Azienda Ospedaliera Cosenza - Fitti attivi 2015

Asp di Reggio Calabria - Elenco beni immobili disponibili 

 

Giornalista
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