Regionali, prima conferenza della Santelli da presidente: «Ora al lavoro». I video

Da Lamezia Terme la prima presidente donna della Regione Calabria ringrazia chi le ha accordato fiducia e assicura: «Chiunque parlerà con me saprà di essere registrato»

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di Rossella  Galati
27 gennaio 2020
11:55

Ha innanzitutto ringraziato i calabresi «che hanno voluto credere nella politica e nel nostro progetto» la neo presidente della Regione Calabria Jole Santelli nel corso della sua prima conferenza stampa a Lamezia Terme. «Mi auguro di non deluderli, saremo al lavoro al più presto – ha assicurato -. Ringrazio Meloni, Salvini, Cesa, Parente, tutti i candidati della mia lista che hanno fatto una grandissima battaglia. Sono particolarmente felice di aver condotto, in pieno stile berlusconiano una campagna con stile, mai abbiamo ceduto alle provocazioni o parlato male degli avversari, ma solo della Calabria».

 


Nel corso della sua prima conferenza stampa la neo presidente della Regione con un filo di voce chiarisce subito da dove intende partire: «Innanzitutto bisogna vedere cosa troveremo. Troveremo due emergenze molto serie: non è stato approvato il bilancio di previsione e a febbraio si prevede una crisi rifiuti inimmaginabile. Poi apriremo tutti i fascicoli necessari. E speriamo di fare qualcosa di bello».

 

La prima donna alla guida della regione, che ha stravinto con il 55,71% dei voti, questa mattina ha incontrato la stampa affiancata dal numero due di Forza Italia, Antonio Tajani, in Calabria già da ieri sera insieme ad altri esponenti azzurri, dal sentore Maurizio Gasparri ai fratelli Mario e Roberto Occhiuto, a Francesca Pascale, per seguire lo spoglio insieme alla candidata del centrodestra.

 

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Risollevare la regione

«Questa è la dimostrazione che Forza Italia è alla guida di una coalizione vincente che si candida a risollevare questa regione, a sconfiggere la malavita, a dare prospettive ai giovani che finalmente con il governo Santelli potranno essere sempre meno costretti ad andare a lavorare all’estero o in altre regioni d’Italia –ha sottolineato Tajani -. Ma anche una svolta per la sanità».

L'onore delle armi a Callipo, Aiello e Tansi

Dal suo quartier generale, dove nella nottata sono partiti i festeggiamenti tra canti e balli, con una telefonata a sorpresa del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, la neo presidente ha ringraziato prima i calabresi che hanno creduto nel suo progetto, poi i suoi avversari: «Pippo Callipo si è comunque battuto in una campagna difficile, complimenti a Francesco Aiello che ha sofferto un fuoco amico di non poco conto, e Carlo Tansi che ha ottenuto un grande risultato».

Gli appelli 

Inizia così un nuovo giorno per la Santelli e per la Calabria e due sono gli appelli che rivolge: «Le donne calabresi sono forti, tenaci, caparbie e comandano, chiedo alle donne calabresi di essere al mio fianco per cambiare la Calabria. Noi cambieremo. Secondo appello ai tanti calabresi che hanno avuto grande successo in Italia e all'estero: i loro sforzi sono stati premiati, hanno avuto molto, chiedo loro una giornata al mese come restituzione alla Calabria, così la Calabria riuscirà a risollevarsi».

La priorità è la sanità

C’è la sanità in cima all’agenda della prima presidente donna della Calabria che presto intende incontrare il ministro della salute Speranza, ma anche burocrazia zero, legalità. In merito alla criminalità organizzata: «Ognuno deve fare il proprio – ha affermato -, siamo in un momento buono, abbiamo magistrati serie e stimati, parlo degli uffici di procura, uffici giudiziari, capi della Dda di Catanzaro e Reggio Calabria. Facciamoli lavorare, dobbiamo essere di ausilio».

Il programma

Nessuno ha la bacchetta magica per la Santelli ma ci sono politiche di sviluppo da applicare e fondi da utilizzare. Inoltre bisogna sburocratizzare il sistema: «i “mandarini” vadano a casa. Mi auguro che ci sia collaborazione, ma chi sbaglia va a casa. Non è una minaccia, ma una promessa. Io ho la penna facile, le pec alla Procura e alla Corte dei Conti partono veloci perchè io difendo prima di tutto i calabresi. Chiunque parla con me saprà di essere registrato – ha poi assicurato -. Visto che la nostra è una terra difficile, sarò io a mettere le telecamere e il sistema di registrazione nella mia stanza e nella mia macchina». Resta l’agricoltura l’asset fondamentale, come il turismo e le imprese: «A guidare questi settori ci devono andare persone serie e competenti che rivoluzionino il sistema. Nominerò chi mi convince con un programma vero». Sulla nuova giunta ancora le idee non sono chiare. «Io vengo dalla politica e lo rivendico, i partiti che hanno collaborato alla vittoria hanno diritto a una giusta rappresentanza, mi auguro che con tutti si possa ragionare su identikit di assoluto rilievo, se lavoriamo così non avremo difficoltà. Due vicepresidenti? Non ci ho mai pensato».

I rapporti con la Lega

In merito ai rapporti con il leader della Lega dice: «Ho avuto un ottimo rapporto con Matteo Salvini in tutta la campagna elettorale, e anzi spesso ci siamo scambiati messaggini whatsapp con immagini particolari. Un giorno mi ha girato una foto del parmigiano mentre io visitavo un'azienda che produce pecorino, e gli ho girato una foto del pecorino. È venuto spesso in Calabria, io penso che avremo ottimi rapporti, come con i presidenti del Nord. Qualcosa credo che la possiamo pure imparare, cerchiamo di non fare i super».

Lavoro di squadra

«Non sarà solo Jole Santelli a governare – ha chiarito Francesco Cannizzaro, deputato Fi - ma sarà la nuova giunta, sarà l’intero consiglio regionale, che sarà composto anche da tante new entry, sarà la deputazione parlamentare, i sindaci che insieme a noi faranno squadra».

 

«Felicissima della vittoria di Jole – è il commento di Wanda Ferro, deputata FdI - come donna con le capacità che saprà mettere in campo. Il risultato dei calabresi ci onora nonostante ci sia stato un alto tasso di astensionismo che dovrebbe far riflettere la politica tutta». Per la neo presidente Forza Italia riparte dalla Calabria: «Una cavalcata che vedrà poi la Campania e la Puglia. Io credo che ci aspettano cinque anni di un lavoro molto intenso. Siamo arrivati alle regionali vincendo le elezioni comunali, avendo buoni risultati anche nei momenti difficili. Abbiamo fatto quello che deve fare un partito».

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