La diatriba

La sospensione “differenziata” di Muraca: assessore comunale no, consigliere regionale sì. E Billari scrive a Meloni

VIDEO | Condannato e già decaduto come membro della giunta di Reggio, la legge Severino stabilisce che debba essere Roma a determinarsi sul suo ruolo a Palazzo Campanella. Il primo dei non eletti che dovrebbe subentrargli si rivolge al premier per sollecitare l'adempimento (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Agostino Pantano
6 febbraio 2023
18:30

Si arricchisce di novità il curioso caso del consigliere regionale del Pd, Giovanni Muraca, entrato a Palazzo Campanella – nel dicembre scorso, al posto del senatore Nicola Irto – e fin qui rimastoci benché la legge Severino dice che andrebbe sospeso.
Antonio Billari, che dovrebbe subentrargli, per rivendicare il posto, il 10 gennaio ha scritto alla Presidenza del consiglio dei ministri per sollecitare, e, pur non avendo creato clamore mediatico, la sua lettera – inviata ad una mezza dozzina di altri uffici pubblici – ha finito con l’alimentare il caso che ora è anche politico.

Palazzo Chigi ancora non si è espresso e più passa il tempo e più la resistenza di Muraca sembra creare imbarazzo.
L’ex assessore della giunta Falcomata, sebbene indicato tra i partecipanti alle manifestazioni politiche, nella Piana – ovvero nel territorio dove Billari vive, lavora e prende voti - non si presenta, evita le polemiche ma intanto si tiene stretto lo scranno.


Può farlo, perché la legge Severino – scattata dopo la condanna in secondo grado per lo scandalo dell’ex hotel Miramare di Reggio - distingue la sospensione di Muraca quale assessore di Reggio – già partita - dalla sospensione di Muraca quale rappresentante di tutti i calabresi. Nel primo caso basta il prefetto, e infatti Massimo Mariani ha proceduto immediatamente, nel secondo caso – visto che i consigli regionali sono organi costituzionali – deve essere il governo a decretare.

Muraca sta quindi beneficiando di una sospensione differenziata, che alimenta anche una diatriba politica: Billari è di articolo 1, il movimento dell’ex ministro Speranza ed era un ospite nelle liste del Pd, partito che ora vorrebbe disarcionare, sebbene la sua forza politica potrebbe confluire nell’imminente congresso nazionale.

Sospensioni variabili, quindi, che in ogni caso sarà la Cassazione a sciogliere non appena – fissando l’udienza per il ricorso presentato dagli amministratori reggini condannati – si troverà a dover determinare la prescrizione del reato, e quindi il liberi tutti, anche per Muraca che rientrerebbe a Palazzo Campanella dalla porta principale.

Giornalista
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