Lamezia, Lega: «Zone montane abbandonate, si va verso lo spopolamento»

Nota di denuncia del referente del movimento Noi Con Salvini per Acquafredda, Andrea Mastroianni che parla di difficoltà infrastrutturali che incidono sulle potenzialità naturali

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di T. B.
11 febbraio 2019
16:31

«Giornalmente mi vengono segnalate dai cittadini delle frazioni Acquafredda, Vonio, Vallericciardo Superiore, Serracastagna, Vallericciardo Inferiore, Telara, Cantarelle, Miglierina, San minà, Sorbello, Mitoio, problematiche che attanagliano ormai da tempo i coraggiosi residenti, inerenti: la manutenzione ordinaria delle strade di collegamento, impianti di depurazione fognaria, raccolta immondizia, carenza idrica in estate, illuminazione pubblica, trasporto pubblico, mancanza di uno spazio verde, di un' area gioco per bambini ecc.». Così inizia la nota stampa del referente Lega Acquafredda Andrea Mastroianni il quale precisa che si tratta di «problematiche fatte presenti alle amministrazioni precedenti, agli uffici tecnici competenti nonché agli attuali commissari prefettizi, ma ancora oggi irrisolte e privi di una risposta adeguata».


«Come e possibile tutto questo ancora oggi? – si chiede il leghista - Perché non mettere i cittadini in condizioni di poter vivere in modo adeguato in questi territori a cui sono legati per una scelta di vita e per aver investito anche dei soldi? Perché’ invece di valorizzare le zone montane che possono fungere da volano anche per il turismo come avviene per le città del nord vengono abbandonate all’incuria più totale? Contrariamente come mai sentiamo e leggiamo che nel nord Italia i Comuni insieme anche alle Regioni cercano soluzioni, realizzano progetti, fanno investimenti per i territori montani e invece qua da noi le amministrazioni ne fanno solo una questione di non convenienza economica? ».


 

Le aree montane 


«Senza pensare che Lamezia Terme o è tutta o è nessuna - aggiunge Mastroianni - in quanto è importante tenere insieme la rete territoriale smettendo a volte di parlare solo in termini di economicità, una buona politica deve mirare a creare le condizioni affinché le persone restino e tornino a vivere nelle aree montane, a cominciare dai giovani per avere così una distribuzione della popolazione più equilibrata che porterebbe enormi benefici non solo a chi è rimasto, quasi eroicamente, ad abitare questi luoghi ma anche a tutto il territorio comunale. Si fa fatica a considerare svantaggiato un territorio in cui la qualità dell’aria, del cibo e delle risorse naturali garantisce un benessere potenzialmente più elevato che altrove».

 

«Mancata cura del territorio»



«Gli svantaggi ci sono, ma sono infrastrutturali e non naturali - rimarca ancora il politico - dovuti essenzialmente a mancata cura del territorio e mancanza di investimenti. Che poi a dirla tutta queste zone si possono considerare come semplici periferie della città, visto che hanno la caratteristica di essere lontane solo pochi km dal centro città ma anche ricche di storia, basti pensare alle “monete greche” meglio conosciute con il nome di “Tesoretto di Acquafredda” rinvenute in loc. Polveraccio che allo stato attuale è anche il più antico rinvenimento di moneta coniata in Italia, i ruderi dell’ Abbazia Bizantina dei “Quaranta Martiri” in località Mitoio e di non minore rilevanza è l' impatto panoramico in località Polveracchio di un bellissimo paesaggio che non ha eguali, in quanto è possibile abbracciare ad occhio nudo tutta la piana del lametino, il golfo di S’Eufemia, il vulcano dello Stromboli e addirittura l’ Etna nonché nelle giornate più limpide anche il mar Ionio, tutto questo crea nei visitatori emozioni uniche».

 

«Pertanto, prima che le suddette frazioni diventino aree “fantasma” - conclude - con conseguente perdita di tradizioni locali e aggravino la già difficile situazione socio-economica della città, il sottoscritto fa presente di attivarsi facendo tutto il possibile con i mezzi a disposizione tra cui il mio incarico nel direttivo lametino della Lega Salvini Premier per creare lo strumento capace di contrastare lo spopolamento dei territori montani, per mettere insieme e ridare slancio ad attività economiche che da sole non hanno più la forza di andare avanti e per difendere e custodire paesaggio e ambiente. Impegno non facile, realizzabile solo con un cambiamento radicale della politica locale attuale, fattibile solo seguendo la linea politica nazionale che sta attuando la Lega».

 

Giornalista
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