Centro diurno per disabili a Lamezia, Gianturco: «Il Comune trovi i fondi per il servizio»

La convenzione, spiega il consigliere di opposizione, non è stata rinnovata del 2016. La struttura si occupava da 12 anni di persone non autosufficienti

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di T. B.
7 febbraio 2020
17:14

«Il Comune di Lamezia Terme, in data 30 marzo 2016 ha deciso di non rinnovare la convenzione centro diurno per il servizio socio-assistenziale per disabili mentali che da 20 anni si occupava di 12 persone non autosufficienti riuscendo contemporaneamente a creare aggregazione e a fornire un valido supporto alle famiglie. Ritengo sia necessario reperire le dovute risorse economiche per riattivare questo importante servizio».

 


Mimmo Gianturco, esponente di Fratelli d’Italia e consigliere comunale d’opposizione, anticipa con una nota stampa il tema della mozione che presenterà sull’argomento in consiglio comunale. «Per quanto concerne le prestazioni semiresidenziali (ad esempio la frequenza di centri diurni al termine della scuola) da parte dei soggetti con handicap intellettivo in situazione di gravità, il pieno e immediato diritto alla fruizione è stato stabilito dalle sentenze del Tar della Lombardia numero 784 e 785 del 2011 e dall’ordinanza del Tar del Piemonte numero 381 del 2012», sottolinea.

 

«Nella sentenza numero 784 del 9 marzo 2011, la Sezione prima del Tar della Lombardia ha precisato – aggiunge il consigliere - che “la regola della evidenziazione della situazione economica del solo assistito, rispetto alle persone con handicap permanente grave, integra un criterio immediatamente applicabile ai fini della fruizione di prestazioni afferenti a percorsi assistenziali, erogate in ambiente residenziale a ciclo diurno o continuativo, senza lasciare spazio alcuno alle amministrazioni locali per una diversa gestione in sede regolamentare” e che, pur tenendo conto “delle difficoltà dei Comuni nel reperimento di fondi sufficienti per far fronte alle legittime richieste di prestazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali da parte di coloro che ne abbiano diritto secondo legge” questa situazione “non può tradursi in misure che incidano negativamente sugli utilizzatori finali che, in quanto soggetti svantaggiati, la legge statale ha inteso proteggere”».

 


«Ho protocollato una mozione da discutere in consiglio comunale – conclude Gianturco – con la quale chiedo all’amministrazione comunale di predisporre in bilancio di previsione il capitolo di spesa specifico per poter riattivare il centro diurno e il servizio socio-assistenziale per i disabili mentali».

 

Giornalista
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