Lamezia, Mascaro su ballottaggio: «Ipotesi illogica e non democratica»

VIDEO | Il sindaco sospeso non si tira indietro ma non nasconde la sua contrarietà. Per la Prefettura se nelle quattro sezioni “incriminate” nessun candidato raggiungesse la maggioranza assoluta tutta la città andrà a votare

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di Tiziana Bagnato
10 febbraio 2021
20:40

Ci accoglie nel suo studio legale paolo Mascaro. Affermato avvocato lametino, è qui che torna ogni volta che per motivi diversi è stato defenestrato da via Perugini. È qui che macina le attese, tra scartoffie e clienti. È pronto ad un’altra campagna elettorale, pronto ad un altro ballottaggio, seppure dalle urne sia uscito vincente a novembre 2019.

Ma dopo il ricorso accolto dal Tar che ha ordinato di tornare al voto in quattro sezioni, la Prefettura non ha solo indicato la data delle elezioni, ma anche dell’ipotetico ballottaggio, aprile 2011. Nonostante il numero di sezioni “incriminate” corrisponda ad un pugno di preferenze, da Catanzaro è stato specificato che qualora nessun candidato a sindaco raggiungesse la maggioranza assoluta, tutta la città tornerà al voto.


E se Mascaro non si tira indietro di fronte all’ennesima spada di Damocle non esita però a dire che qualora alla “sfida finale” dovessero andare nuovamente lui e Pegna sarebbe «contro ogni logica, contro il diritto e contro la democrazia». Il commissariamento si potrebbe protrarre fino a primavera, Mascaro presenzia agli eventi cittadini e ha un buon dialogo con il commissario prefettizio Priolo, ma ha fretta di tornare a Palazzo Maddamme e rivendica di essere stato allontanato in un momento carico di opportunità per la città e in cui sarebbe servita una figura politica che battesse i pugni in Regione.

Tanti i progetti rimasti in sospeso e per i quali ci si augura di non dovere perdere i fondi. Come nel caso di quelli dati dalla Regione Calabria al Comune per conto del ministero per la realizzazione di progetti di vita indipendente. Ben quaranta mila gli euro che le casse dell'amministrazione dovranno restituire con la Cittadella che ha ripetuto più volte di avere richiesto informazioni e documenti sul progetto senza avere alcuna risposta. Vicenda avvenuta, spiega il sindaco, quando il Comune era commissariato e le pec, come in tanti casi dimostrato, spesso venivano perse.

Giornalista
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