Lamezia, il ministro leghista Centinaio dichiara guerra al caporalato: «Basta schiavi»

VIDEO | Il delegato del governo alle Politiche Agricole nella prima tappa del suo tour ha visitato il Coppi e fatto il punto su diversi temi legati al mondo dell’agricoltura e sui ritardi nei pagamenti Agea

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di Tiziana Bagnato
5 settembre 2018
13:51

E’ iniziato dalla zona industriale di Lamezia Terme, dal Coppi, l’organizzazione ortofrutticoli ed agrumari, il tour del ministro delle Politiche Agricole e Forestali Gian Marco Centinaio in Calabria. Affiancato dal deputato leghista Domenico Furgiuele e da esponenti di Confagricoltura ed altre organizzazioni agricole, il membro di governo ha voluto assaggiare i primi agrumi di stagione, in particolare il Satsuma, frutto incrocio tra mandarino e arancia. Centinaio ha poi voluto anche visitare i macchinari e interloquire con i lavoratori e le lavoratrici di un’azienda considerata un’eccellenza nel suo ramo.

 


Forte la sua posizione contro il caporalato nelle campagne. «Avere degli schiavi forse serve a qualcuno – ha detto il leghista- ma non serve al sistema Italia. In Australia, ad esempio, c’è un nostro competitor nel campo dei pomodori che sta facendo pubblicità progresso invitando a non comprare prodotti italiani perché non etici visto che vengono raccolti dagli schiavi. Questo fa male a tutta l’agricoltura italiana – ha aggiunto - da italiano dico che non voglio vivere in uno Stato dove ci sono gli schiavi quindi farò di tutto perché in agricoltura non ce ne siano. Ma è bene ricordare che non si tratta solo di un problema relegato all’agricoltura, al nord è una tara anche dell’edilizia».


«La presenza di oggi del ministro – ha spiegato il deputato Domenico Furgiuele – si inserisce in quel percorso di visite di persone autorevoli, che stanno al governo e che vogliono fortemente sposare una delle cause che a noi sta fortemente a cuore e che si chiama Calabria».


Centianio, sollecitato poi in merito ai ritardi nei pagamenti Agea agli agricoltori, ha detto di avere istituito «una commissione di tecnici specializzati in ristrutturazioni aziendali per capire se l’agenzia è in grado oppure no di dare le risposte che i lavoratori meritano».

 

«In queste settimane - ha aggiunto - abbiamo iniziato ad effettuare i pagamenti delle assicurazioni. Pensate che ce ne sono alcuni bloccati dal 2015. Lo Stato italiano è bravo ad esigere il pagamento delle tasse in tempi rapidi ma è un cattivo pagatore e io non posso permettere che il mio ministero sia il re dei cattivi pagatori».

Giornalista
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