La Lega si prende le Regionali. Invernizzi: «Decide il partito con più voti»

Si surriscalda il clima nel centrodestra alla vigilia della convention di Giovanni Toti che potrebbe avviare una scissione dentro Forza Italia. Il commissario calabrese del partito di Salvini gela Mario Occhiuto: «Fin qui la sua è stata una battaglia personale»

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di Riccardo Tripepi
3 luglio 2019
13:26

Si scalda il clima elettorale in Calabria in vista delle prossime Regionali. Soprattutto nel centrodestra la fibrillazione all’interno dei partiti è massima, alla vigilia dell’appuntamento di Roma organizzato da Giovanni Toti che potrebbe segnare una scissione dentro Forza Italia. Scissione verso cui tendono tutti i gruppi dissidenti del partito di Silvio Berlusconi, soprattutto quelli legati ai fratelli Gentile e Piero Aiello che saranno presenti al teatro Brancaccio nella capitale e che vogliono demolire la candidatura di Mario Occhiuto alla carica di governatore.

I problemi per il sindaco di Cosenza, però, arrivano soprattutto dagli alleati. Lega e Fdi non hanno mai fatto mistero di avere intenzione di esprimere i propri nomi in vista delle regionali e, adesso, con il commissario Cristian Invernizzi puntualizzano ancora meglio la situazione.



«Facciamo gli auguri ad Occhiuto, che giustamente coltiva l'ambizione di fare il grande salto alla Regione, ma la sua, in questa fase, resta una battaglia personale». Ha dichiarato alla radio il commissario leghista, nel corso della trasmissione di Ugo Floro su Radio Crt.

«Le regole della politica – ha proseguito - dicono che il partito con il maggior numero di voti dà le carte, per cui non ci si dovrebbe stupire se la Lega, nell'ambito della coalizione del centrodestra, indicasse un proprio nome. In questa fase tuttavia è il programma che ci interessa, non i nomi».


Richiesto di un parere sull'identikit del candidato ideale a governatore, il deputato leghista ha affermato che «dovrà corrispondere a quello di una persona di specchiata onorabilità e senza condanne. Ad ogni buon fine, l'ultima parola spetterà a Salvini».


A quanti sostengono che in Calabria la Lega ha i voti ma non la classe dirigente, Invernizzi ha risposto dicendo che «se per classe dirigente si intende quella fatta da politici che hanno massacrato la regione, la Lega è fiera di avere una sua visione e una proposta di rottura con il passato».


E, dunque, seppure il momento dei nomi non è ancora arrivato e se per Invernizzi «la battaglia di Occhiuto è personale», «occorre un rinnovamento della classe dirigente calabrese» e «la Lega dà le carte», pare che la corsa del sindaco di Cosenza e del coordinamento regionale di Forza Italia sia giunta al termine, almeno per quel che riguarda i binari tradizionali sui quali ha corso fin qui la coalizione di centrodestra.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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