«Non bastano aggiornamenti di facciata: manca un vero investimento e una strategia a lungo termine per rafforzare e sostenere i servizi antiviolenza, indispensabili per garantire concretezza e continuità»
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«La nuova Legge Regionale n. 34/2025, che aggiorna la normativa del 2007 (Legge n. 20/2007), rappresenta, purtroppo, un’occasione persa per la Calabria. Non bastano aggiornamenti di facciata: manca un vero investimento e una strategia a lungo termine per rafforzare e sostenere i servizi antiviolenza, indispensabili per garantire concretezza e continuità nel contrasto alla violenza di genere». Lo sostengono, in una nota, le esponenti del coordinamento regionale delle donne di Alleanza Verdi Sinistra Calabria Alessia Alboresi, Maria Pia Funaro, Raffaella Cosentino, Iolanda Magliari, Elisa Romano, Elisabetta Treccozzi.
«Le criticità principali – sottolineano – sono evidenti e gravi. Finanziamenti insufficienti: i fondi regionali destinati ai servizi antiviolenza non sono stati potenziati, mettendo a rischio la stabilità e la qualità della rete esistente, già fragilissima. Assenza di programmazione strutturata: la legge non introduce alcuna pianificazione triennale né prevede un coordinamento reale e stabile tra Centri Antiviolenza (CAV) e Case Rifugio. Il continuo ricorso a progetti annuali lascia i servizi in balia di una precarietà che ne compromette l’efficacia e la continuità».
«Questi limiti – proseguono – si inseriscono in un contesto allarmante: tra il 2018 e il 2022 in Calabria si sono verificati 16 femminicidi, con particolare incidenza nella provincia di Cosenza; nel 2024 sono attivi solo 13 Cav e 7 Case Rifugio, numeri ben lontani dagli standard internazionali di protezione e assistenza. Senza un impegno serio e strutturale, questa legge rischia di essere un vuoto simbolo, incapace di garantire alle donne calabresi sviluppo, continuità e coordinamento che i servizi antiviolenza meritano e di cui il nostro territorio ha urgente bisogno».
«È indispensabile – aggiungono le esponenti di Avs – agire subito per: incrementare e vincolare definitivamente i finanziamenti ai servizi antiviolenza, introdurre una programmazione pluriennale e integrata, rafforzare il coinvolgimento delle reti territoriali e delle associazioni impegnate sul campo».
«La Calabria – concludono – deve guardare al futuro con coraggio e concretezza: la tutela e i diritti delle donne non possono più attendere. Il coordinamento regionale delle donne di Alleanza Verdi Sinistra Calabria si impegna a promuovere un confronto attivo con tutte le realtà locali per costruire insieme una proposta più efficace e condivisa».