Leopolda, tanti calabresi alla corte di Renzi. E ci sono anche “amici” della Santelli

Grande partecipazione alla kermesse di Firenze. Presenti Magorno, Lanzetta e Vono. Molti i rappresentanti del centrodestra. Ma l'ex premier non parla di elezioni regionali

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di Pietro Bellantoni
19 ottobre 2019
12:00

Alla fine Giuseppe Aieta ha deciso di rimanere nella sua ormai inospitale casa, il Pd. Alla Leopolda di Renzi il consigliere regionale non ci è andato, preferendo forse posticipare la sua rottura con il partito di Zingaretti.

In compenso, la vecchia stazione di Firenze, in occasione della giornata d'esordio della convention, pullulava di renziani calabresi. In prima fila c'era, ovviamente, il senatore Ernesto Magorno, che al Pd – di cui è stato anche segretario regionale – ha preferito Italia Viva senza avere un attimo di esitazione.


E infatti è suo uno dei primi commenti sulla kermesse: «È un'edizione da record. Grande calore e grandissimo entusiasmo a Firenze per la Leopolda 10. È davvero emozionante vedere tanta energia per il futuro dell'Italia».

Aspettando Renzi

Alla convention ha preso parte anche Silvia Vono, il cui recente passaggio dal M5S a Iv ha fatto scandalo a livello nazionale. Presenti anche l'ex ministro (governo Renzi, of course) Maria Carmela Lanzetta, la già parlamentare Stefania Covello, Bianca Rende, Rosario Bressi, Annamaria Cardamone, Alessandro Porco, Luigi Caiaro, Pino Ceravolo, Giuseppe Condello e Antonio Palermo. Altri calabresi arriveranno nelle prossime ore, tra cui il reggino Marco Schirripa.

L'Huffington Post – in un servizio firmato da Alessandro De Angelis – riferisce anche di ospiti inaspettati: «Di gente di centrodestra ce n'è parecchia. Ettore Rosato è circondato da un gruppo di calabresi». Uno di loro, «molto amico della forzista Jole Santelli», si chiama Marcello. Che dice: «Io vengo da Forza Italia, in Calabria è un fiume in piena», con riferimento alla presunta crescita esponenziale del partito di Renzi.

Il discorso di Renzi

L'ex premier, nel suo discorso di apertura, ha parlato dei rapporti di Iv con l'esecutivo («leggo di strane idee su Renzi che vuol fare cadere il governo. Sarebbe da ricovero, lo abbiamo fatto nascere un mese fa»), ma non ha fatto alcun cenno alle prossime Regionali. Forse farà chiarezza domani, nel corso del suo intervento finale.

In attesa di capire se Iv presenterà il proprio simbolo (la rete avrebbe scelto la “V” stilizzata a forma di ali di gabbiano) anche in Calabria, la trattativa tra Pd e M5S è ancora in standby. L'accelerazione dovrebbe avvenire subito dopo il voto in Umbria, previsto per il 27 ottobre. I favoriti per la candidatura finale sono sempre il “re del tonno” Pippo Callipo, il medico ambientalista Ferdinando Laghi e l'ex superpoliziotto Giuseppe Gualtieri.

 

bellantoni@lactv.it

Giornalista
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