Il delegato comunale in un’intervista concessa al Reggino.it parla anche del Ponte: «Non è più un’opera innovativa, da 50 anni blocca la discussione sull’area dello Stretto»
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«Reggio è una bellissima città che è dentro un ecosistema importante, perciò è una città che ha una bellissima relazione col mare, da valorizzare, ma anche una relazione con la montagna, altrettanto importante. È perciò un luogo dove il ciclo di vita degli esseri viventi gode di una grande biodiversità, e si propone con delle bellezze naturali dovute alle sue caratteristiche: è una città che può diventare di mare sempre di più, che però deve guardare molto alle sue spalle per avere un mare che sia un mare di acqua pulita, e una costa sulla quale dobbiamo lavorare per il ripascimento. Perciò, quando si dice una “città sul mare” vuol dire una città dove c'è un luogo urbano che si sa relazionare col mare e la montagna».
In questo nuovo appuntamento con “A tu per tu” siamo stati diretti con Paolo Malara, da un anno e mezzo assessore del comune di Reggio Calabria a tante cose, che forse possiamo riassumere con la parola “masterplan” della città. Con lui abbiamo messo in piedi una chiacchierata sulla Reggio del futuro che non può non prescindere dalla Reggio del presente, forse ancora alla ricerca di una identità precisa
«Intanto la città deve recuperare il legame con le sue radici e la sua storia, e poi l'identità è qualcosa che io la guardo pensando al futuro, non la guardo solamente pensando a quello che è adesso la città, che si domanda continuamente “che è” e non si guarda intorno. La città di Reggio Calabria dovrebbe darsi, come ci sta dando, un progetto, immaginarsi in una rete di relazioni che riguarda un sistema più ampio, prima di tutto di un sistema culturale. Perciò mettere le proprie risorse, valorizzarlo e puntare molto sulle persone, perché puntare sulle persone su competenza, conoscenza, abilità delle persone, vuol dire diventare una città attrattiva. Perciò risorse, conoscenza, vivibilità sono gli elementi che devono dare l'identità a questa città senza disperdere la propria storia e le proprie radici».
Assessore Malara Quali sono le novità del Piano spiagge a cui si è dedicato?
«Il piano spiaggia è uno strumento attuativo, è stato approvato a fine del 1994, quindi abbastanza recente, ed è importante perché fa una fotografia vera che tutti dovremmo guardare per capire a che punto siamo. Dovremmo guardarlo perché è una fotografia che riguarda i problemi della costa, la qualità delle acque, gli accessi, che individua aree di grande valore paesaggistico e naturalistico, in particolare c’è un Sic importantissimo a Catona. Insomma serve un po' a tutti gli operatori, in particolare a quelli privati per le sensibilità che devono avere quando si progetta, ma ovviamente anche al pubblico…»
A proposito di pubblico e privato a tenere banco in questo periodo di ogni anno è la questione forse irrisolta delle concessioni balneari…
«La politica dello Stato italiano per quanto riguarda le concessioni demaniali è sempre molto complicata, rimandi su rimandi che mettono in difficoltà le amministrazioni con tanti contenziosi e difficoltà anche a procedere. In questo senso da una parte e dall'altra non si riesce a fare una programmazione vera. A fine ‘94 con un decreto legge sono state prorogate tutte le concessioni demaniale a settembre 2027. La prima tappa è stata questa, perciò noi non abbiamo fatto i bandi in precedenza anche perché volevamo capire bene che cosa si sarebbe fatto a livello nazionale, anche perché chi ha intrapreso una strada l’ha sbagliata trovandosi ora in una situazione complicata. Personalmente non mi piace, perché io dico prima di tutto la concorrenza, che vuol dire lavorare su proposte sempre nuove e anche per una concorrenza economica. Noi adesso abbiamo fatto già tre cose, ma sono tre cose importanti su attività che noi stiamo mettendo a regime al di là di quando parte l'estate. Noi ci stiamo preoccupando adesso di lavorare su tante concessioni demaniali e anche sulle spiagge pubbliche perché pure quelle devono essere valorizzate. La prima cosa che abbiamo fatto, che è stata impegnativa e ringrazio molto gli uffici i funzionari e i dirigenti per quello che hanno fatto e che adesso credo sia all’aggiudicazione, è quello di un'area importante a Pentimele per un punto Boa attrezzato con annesso cantiere nautico; poi stiamo lavorando anche nelle aree private intanto sulla cartellonistica per dare sicurezza e indicazioni a chi fa vuol fare balneazione; e poi la cosa importante che stiamo facendo adesso è la messa a bando di 15 concessioni demaniali: 9 per quanto riguarda stabilimenti balneari e 6 per quanto riguarda i chiringuiti. Questi stabilimenti balneari saranno 2 a Gallico, 2 a Catona, 3 al Parco lineare Sud e 1 a Pellaro, per quanto riguarda i chiringuiti, saranno 5 tra Pellaro e Bocale e 1 a Catona».
Malara spiega che il Piano spiaggia ha un’organizzazione che prende in considerazione il rapporto con l'area urbana, i Borghi marinari di Gallico e Catona, con l'aria urbana intesa come la piazza e la città, e poi Pellaro e Bocale. Per ogni area ci sono più proposte per aree sportive e per mettere un po' d'ordine l’attività dei pescatori che al momento è per dirla con l’assessore disordinata. Al tempo stesso Malara annuncia la vera novità.
«Il bando che c'è adesso è un bando importante perché non solo prevede questi nuovi stabilimenti che avranno, se lo vorranno, con una procedura autonoma e specifica, la possibilità di rimanere in attività tutto l'anno. Sono cioè dei bandi stagionali ma per chi vorrà si potrà attivare un percorso tecnico amministrativo per rimanere tutto l'anno. Questo vale anche per gli stabilimenti balneari che sono stati prorogati, quindi quelli esistenti, e questo vuol dire allungare la stagione».
Assessore avete presentato il bando il 3 giugno con scadenza fissata al 4 luglio. Non le sembra un po' tardi viste le potenzialità della città e il flusso dei turisti in costante aumento?
«Questi bandi prevedono una concessione demaniale di 6 anni, perciò io provo a lavorare spingendo molto perché se ne attivino tantissimi di bandi. Può darsi che a settembre ne vedremo qualcun altro, perché forse si farà a maggio dell’anno prossimo, perciò io non mi fermo. È chiaro che se non ci fossero state tutte queste difficoltà, sia di comprensione che di rinnovo, ma anche di impegni rispetto ad altre attività e si poteva fare un pochino prima. C’è da considerare poi che i bandi sono complicati e le strutture sono pure stressate… però noi non pensiamo a quello che avviene tra un mese. Tenga conto che tutte le strutture che già c'erano stanno aprendo, perché c'è stata la proroga, perché non ci troviamo al primo giorno d'attività ma ci troviamo ad alimentare l'attività che c'è già».
Assessore lei ha parlato anche di spiaggia pubblica, Saranno Spiagge accessibili e senza barriere architettoniche, oltre che con mare pulito?
«Sul problema dell'accessibilità e dei temi legati alla disabilità sono centrali nei bandi pubblici, nel senso che ci sono dei criteri per quanto riguarda l'assegnazione di questi bandi che sono molto legati non solo a questioni economiche ma anche a questioni ambientali, energia idrica, vendita di prodotti a km 0… Con le spiagge pubbliche stiamo lavorando Intanto con le cartellonistiche, e poi ci stiamo organizzando con lavori pubblici per fornire una doccia. Diciamo che il programma è importante, molte cose si stanno facendo insieme ad altri settori».
Di recente sono iniziate una serie di interlocuzioni con il Demanio su alcune aree cittadine anche in questo caso le chiedo cosa c’è, se c’è di nuovo…
«Io penso che le relazioni istituzionali devono essere diciamo rapporti che convergono su obiettivi comuni. Col Demanio ci sono dei rapporti importarti, credo che nell'ultimo periodo sono migliorati moltissimo, forse in passato c'è stata qualche piccola incomprensione perché si sta lavorando per affrontare i problemi in maniera condivisa. Il Demanio a livello nazionale sta lavorando molto anche sulla valorizzazione dei propri beni, abbiamo fatto pure degli incontri anche per qualcosa di più concreto che riguarderà un progetto generale dei beni pubblici. Loro hanno un patrimonio interessante ed è importante condividere assieme una prospettiva di uso dei luoghi in rapporto alla loro storia e alla città».
La chiacchierata/intervista con l’assessore Malara ha toccato diversi punti, tra cui il sistema di mobilità della città che va ancora ripensato, insieme ad un collegamento efficace per e dall’aeroporto “Tito Minniti”, e quindi di Ponte, a proposito del quale lo stesso Malara recrimina il prezzo pagato dall’Area dello Stretto che da 50 anni non discute del suo futuro in attesa della realizzazione di un’opera che per lui «non è più innovativa».
Per scoprire tutti i particolari guarda l’intervista su ilReggino.it.