Cosenza, il Comune non paga e loro non notificano più le multe: 5.000 prescritte

Le ditte che gestiscono i verbali della polizia municipale hanno interrotto il servizio. Ora l'Ente pretende 490mila euro e si è rivolto a Prefettura e Procura della Corte dei Conti lamentando il danno erariale

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di Camillo Giuliani
15 giugno 2020
19:05
Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza

Si erano aggiudicate un appalto da oltre 2 milioni di euro in 42 mesi, ma poi Palazzo dei Bruzi ha iniziato a non pagarle. Così la “laBconsulenze srl” e la "Integraa sas", rispettivamente mandataria e mandante di un rti, hanno smesso di occuparsi della gestione delle multe inflitte dalla polizia municipale di Cosenza, non notificando oltre 5000 verbali che sono andati in prescrizione. E ora il Comune chiede loro un risarcimento di quasi mezzo milione di euro per danno erariale.

Un bando problematico

Il bando vinto dal raggruppamento temporaneo di imprese per il “Servizio di gestione del procedimento sanzionatorio delle violazioni amministrative alle norme del codice della strada, leggi e regolamenti di competenza della Polizia Municipale” era nato sotto una cattiva stella: una modifica in corso d'opera per evitare contenziosi con la ditta che aveva già l'appalto per la riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, poi una prima aggiudicazione annullata dal Tar dopo il ricorso proprio della laBconsulenze, che allora si chiamava “Beta professional consulting srl”. Infine, l'aggiudicazione definitiva al rti, con contratto sottoscritto a metà giugno del 2019. I pagamenti previsti ammontano a 300mila euro per i restanti sei mesi e mezzo del 2019 e quasi 600mila all'anno per i successivi 36.


Niente pagamenti, sospeso il servizio

Le previsioni, però, non sembrano confermate dai fatti. Tanto che già ad agosto e, di nuovo, ad ottobre la laBconsulenze e la Integraa – si legge in una determina dirigenziale sull'albo pretorio del Comune - hanno «ritenuto lecito sospendere il servizio di notifica degli atti giudiziari, adducendo mancati pagamenti dei propri crediti». Per Palazzo dei Bruzi quella della società è una palese violazione degli accordi previsti dal bando. Ma, soprattutto, si rivela un danno non da poco. La conferma arriva da un'altra nota delle due società, datata 3 gennaio 2020. Nel documento si legge che a causa della sospensione del servizio è scattata «la prescrizione di 6.550 atti giudiziari per un importo pari a € 436.315,34».

Prescritti 5110 verbali, danno da quasi mezzo milione

In realtà, dopo un incontro tra le parti nei giorni scorsi, si è appurato che la cifra era, seppur importante, inferiore. I verbali non notificati erano 5110, per un valore complessivo di 326mila euro circa. Il contratto tra il municipio e le due imprese, però, prevedeva penali alte in caso di inadempimenti. Il Comune vuole il 50% in più, ossia altri 163mila euro. In totale, il danno erariale stimato sfiora i 490mila euro. E a quei soldi in piazza dei Bruzi, visto anche il dissesto dichiarato a novembre, non intendono rinunciare. Così sono partiti gli atti giudiziari: si proverà prima con l'escussione della polizza stipulata al momento di siglare l'accordo. Qualora vada male, si passerà all'ingiunzione di pagamento nei confronti delle due imprese aggiudicatrici dell'appalto. Nel frattempo, il Comune ha deciso di comunicare quanto accaduto al prefetto di Cosenza e alla Procura regionale della Corte dei Conti.

 

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