La protesta

Multiutility e raddoppio, a Gioia Tauro enti e associazioni sulle barricate: il 7 maggio manifestazione di piazza

VIDEO | L'assemblea convocata contro il raddoppio del termovalorizzatore ha lanciato un guanto di sfida anche rispetto alla società unica di acqua e rifiuti 

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di Agostino Pantano
27 aprile 2022
14:32

La costituzione di un comitato e l’organizzazione di una manifestazione di piazza per il 7 maggio. Queste le principali decisioni assunte nell’assemblea pubblica convocata dal sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, per contestare la volontà del presidente Roberto Occhiuto di raddoppiare la potenza di smaltimento nel termovalorizzatore dei rifiuti, formalizzata con una manifestazione d’interesse lanciata per cercare società private, disposte anche ad ammodernare e gestire il sito di contrada Cicerna. E’ stato inoltre deciso di allargare il fronte e unire al malcontento delle popolazioni dell’intero territorio, espresso nella sala consiliare anche da medici, associazioni civiche e malati oncologici, anche l’opposizione degli enti verso la parallela decisione della Cittadella – vidimata dal consiglio regionale anche con il voto di un consigliere di minoranza – di creare un Ambito territoriale unico da affidare alla gestione di una società multiutility che si occuperà anche di risorse idriche.

All’assemblea hanno partecipato i consiglieri regionali del gruppo Dema, Antonio Loschiavo e Ferdinando Laghi, e la capogruppo del Misto, Amalia Bruni. «Le due questioni – ha precisato Lo Schiavo – non sono collegate dal punto di vista amministrativo, benchè siano state discusse nella stessa occasione». Precisazione utilissima, perché ad un certo punto l’assemblea – partecipatissima e convocata col passaparola del solo no al raddoppio del termovalorizzatore, ovvero la trasformazione di Gioia Tauro quale sito unico regionale per lo smaltimento  - ha messo insieme anche la discussione sull’altro pomo della discordia, effettivamente molto tecnico, inserito in uno scontro politico che va oltre i confini locali. C’erano anche i sindaci facenti funzione di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, rappresentativi di una mobilitazione che ora metterà assieme le due questioni. Ha preso la parola anche Angelo Guerrisi, vice presidente del consiglio comunale cittadino e grande elettore dell’attuale di Roberto Occhiuto, rappresentando la critica «al centro destra e ai consiglieri regionali che abbiamo votando».


Il sindaco metropolitano Versace, rispondendo a una domanda dei giornalisti, ha smentito il presidente Occhiuto che nel presentare il commissario della multiutility aveva detto che l’Ato di Catanzaro è l’unico ad avere presentato progetti finanziabili con il Pnrr, dimostrando di tirare le orecchie ai Comuni pronti alle barricate: «Non è vero, la città metropolitana li ha presentati».  

Giornalista
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