Nocera T: Sindaco sempre più alle corde. Ora emerge l'affaire Cooperativa

4 consiglieri su 8 chiedono un consiglio per discutere della cooperativa La Proletaria
di Redazione
5 agosto 2015
00:14

 Nuova tegola sulla traballante amministrazione comunale di Nocera Terinese, dopo la bocciatura degli atti preliminari al bilancio di previsione con un voto di 4 contro 4, i due consiglieri di minoranza Albi e Macchione e i due consiglieri della maggioranza Ferlaino e Aragona in dissenso con l'amministrazione guidata da Gaspare Rocca, hanno chiesto una convocazione urgente del consiglio comunale per discutere della vicenda della cooperativa agricola la "La Proletaria". La vicenda era già stata al centro dell'intervento dell'ex sindaco, Luigi Ferlaino, nel precedente consiglio comunale, il quale, nel motivare il suo voto contrario all'ordine del giorno predisposto dal Sindaco, chiedeva conto a Gaspare Rocca del suo ruolo nella gestione della vicenda che riguarda "La Proletaria". Questo il testo della richiesta di consiglio comunale dei 4 consiglieri :
"premesso che una sentenza della cassazione ha fatto sì che i terreni agricoli della cooperativa la proletaria vengano assegnati agli eredi della famiglia de Luca e che, tali terreni vengono coltivati da contadini riuniti in cooperativa da quasi settant'anni e che, per molte famiglie sono ormai una vera e propria fonte di sostentamento e per alcune anche l'unica fonte di reddito, tale sentenza ha creato all'interno della popolazione evidenti problemi di carattere economico e sociale. Considerato tutto ciò, i consiglieri comunali, chiedono la convocazione di un consiglio comunale aperto, possibilmente da tenersi al di fuori della sede istituzionale per consentire a tutta l'opinione pubblica di partecipare alla discussione del consesso pubblico. Fin qui la richiesta dei consiglieri, tuttavia,l'ex sindaco Luigi Ferlaino, non solo aveva anticipato la tematica nel precedente consiglio ma aveva reso pubblico anche una lettera inviata al sindaco Rocca e al Prefetto di Catanzaro, nella quale esprimeva dubbi e sospetti sulla gestione della vicenda cooperativa.

L'AFFAIRE PROLETARIA. I contenuti della lettera sono stati resi noti dal Quotidiano del Sud con un articolo a firma di Raffaele Spada. Duri e, per certi aspetti, inquietanti, i punti sviluppati nella missiva che l'ex sindaco aveva inviato all'attuale sindaco Gaspare Rocca e dal quale non aveva ricevuto risposta, un vero e proprio j'accuse che, almeno secondo quanto afferma Ferlaino, delinea un profilo dell'attuale sindaco dal quale non emerge affatto il ruolo di chi gioca a favore dei contadini della Proletaria. "Sembra che siano in corso iniziative di vendita e/o frazionamento -scrive Ferlaino- che lasciano perplessi, e mi preoccupo poiché si starebbe avviando, sembra, sui terreni della cooperativa la proletaria una speculazione di enorme dimensione ai danni dei piccoli coltivatori, ma anche perché stanno circolando ipotesi urbanistiche che contrastano palesemente la normativa ed i vincoli, che l'amministrazione da me guidata aveva inteso prevedere". Insomma, secondo quanto afferma l'ex primo cittadino, pare ci siano manovre che lascino intendere che, intorno ai terreni della Proletaria, sia in corso una vera e propria lottizzazione abusiva, una circostanza questa che, se si rivelasse vera, sarebbe gravissima sul piano politico e amministrativo, oltre che, ovviamente, una reato di natura penale. Certo, di fatti strani a Nocera Terinese in questi giorni ne stanno accadendo diversi: riunioni continue della cooperativa proletaria, nella quale, riunione dopo riunione, di fatto, è stato esautorato il legittimo presidente della stessa cooperativa, il dottor Egidio Cario, tenace difensore del ruolo storico ed economico della coop di contadini noceresi. Il presidente della cooperativa, infatti, è stato estromesso dalla trattativa per ricontrattare il contratto di fitto con gli eredi della marchesa de Luca, a quanto pare, su espressa richiesta degli stessi eredi De Luca. Una scelta, quella di neutralizzare il legittimo Presidente della coop, stimolata e sostenuta dallo stesso sindaco Rocca. Quello che sembrerebbe emergere, dunque, appare più un tentativo di rompere il fronte unitario rappresentato dalla cooperativa di contadini che, arrivare veramente all'obiettivo di fittare i terreni agli agricoltori. La delegazione trattante emersa dal "golpe"che ha messo fuori gioco il presidente Cario, pare che, sia guidata da un certo Giuseppe Ruperto, il quale, dapprima ha fatto circolare un vero e proprio progetto di espansione urbanistica, un progetto che, dovrebbe essere approvato dal comune,  in cambio del fitto ai contadini, il tutto, con l'avallo dello stesso sindaco. Poche ore fa, Giuseppe Ruperto, pare avesse firmato un nuovo contratto di fitto con gli eredi De Luca per conto della cooperativa. Da giorni si parla di eleggere un nuovo presidente della cooperativa, qualcuno, addirittura è pronto a giurare che il nuovo presidente della cooperativa possa essere proprio l'attuale Sindaco, o a limite il fratello. Qualche ora fa, sembra però che, Ruperto, abbia informato alcuni soci della cooperativa che gli eredi De Luca abbiano ritirato la firma dal contratto di fitto in conseguenza della crisi amministrativa che si è aperta al comune, secondo alcune indiscrezioni, la mossa e' stata attuata con l'obiettivo di fare pressione sui consiglieri che si sono sfilati dalla maggioranza che sostiene il sindaco Rocca. Ipotesi? Retroscena? Si vedrà, certo è che, alcuni passaggi vadano chiariti: a) perché gli eredi De Luca non vogliono trattare con il Presidente legittimo della cooperativa ? Perché questo Giuseppe Ruperto, pur non essendo socio della cooperativa firma un contratto a nome della cooperativa stessa? Tutti interrogativi che, molto probabilmente potrebbero essere sciolti nel consiglio comunale che il sindaco dovrà convocare a norma di regolamento entro il 24 agosto. Una situazione che però, visto l'entità delle accuse, potrebbe anche avere qualche risvolto giudiziario. La situazione politica sembra incancrenita, per il PD locale il sindaco avrebbe dovuto compiere un solo atto di responsabilità verso il suo popolo, prendere atto di non avere una maggioranza e dimettersi. Il sindaco Gaspare Rocca evidentemente sembra non pensarla così e intanto i tempi stringono e il bilancio di previsione incombe.


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