Regione, Tallini: «Tansi chiama i consiglieri ‘ndranghetisti. Terza azione disciplinare»

VIDEO | Il duro commento del consigliere contro il responsabile regionale della Prociv: «La sua riconferma sarebbe una nuova e inaccettabile forzatura»

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29 settembre 2018
13:00
Prociv, Carlo Tansi
Prociv, Carlo Tansi

«Nei confronti del dottor Carlo Tansi, 'predestinato' dal presidente Oliverio a vincere la selezione pubblica per la direzione della Protezione civile regionale, è stato aperto un nuovo, si tratta del terzo, procedimento disciplinare per le sue continue e proditorie azioni diffamatorie nei confronti di consiglieri regionali e di altri soggetti».


Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Domenico Tallini. «I primi due procedimenti disciplinari - prosegue Tallini - hanno già visto soccombente e sanzionato il dottor Tansi e non c'è motivo di dubitare che anche il terzo procedimento avrà lo stesso esito, vista la gravità delle accuse false e ingiuriose lanciate dal suo profilo facebook. Tansi non ha esitato a definire 'ndranghetisti' i consiglieri regionali che legittimamente avevano espresso critiche e perplessità sulla sua discutibile gestione della Prociv. Comportamenti che hanno indotto, per la prima volta dal suo insediamento, il presidente del Consiglio, Nicola Irto, a scrivere una lettera riservata in data 17 settembre 2018 al presidente della Giunta, Mario Oliverio, in cui si chiede nel merito 'ogni opportuna valutazione, tenuto conto che simili fattispecie determinano, in capo ai competenti organismi dell'assemblea legislativa, la necessità delle prerogative dei consiglieri'. Il capo della Protezione Civile in scadenza, che avrebbe avuto dal presidente Oliverio l'assicurazione che sarà proprio lui a vincere la selezione, ha nuovamente violato una serie di articoli del Codice Disciplinare del Personale Dirigente, in particolare l'art.7 che indica in vari commi i vari tipi di infrazione: 'condotta, negli ambienti di lavoro, non conforme ai principi di correttezza verso i componenti degli organi di vertice dell'Ente, gli altri dirigenti, i dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi'; 'minacce, ingiurie gravi, calunnie o diffamazioni verso il pubblico, altri dirigenti o dipendenti ovvero alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con utenti'; 'manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'Ente'».


 

«Ebbene, poiché con l'eventuale terza sanzione scatterebbero il licenziamento o la sospensione dal servizio senza retribuzione - sostiene ancora il consigliere regionale - chiedo al presidente Oliverio se ritiene legittima e compatibile la sua 'promessa' di riconferma nei confronti di un soggetto che si è più volte macchiato di infrazioni al Codice di disciplina dei dirigenti. Abbia almeno il pudore di attendere l'esito dell'ennesimo procedimento disciplinare nei confronti di Tansi. La sua riconferma sarebbe una nuova e inaccettabile forzatura. La sua prima nomina è stata esclusivamente di natura politica (quella politica su cui egli sputa quotidianamente velenosi attacchi) poiché il presidente Oliverio, ignorando le professionalità interne esistenti, ha proceduto ad una designazione diretta di una personalità 'di chiara fama'. Ebbene, da notizie in mio possesso, il nominativo del Tansi era stato escluso per mancanza di requisiti, per poi essere magicamente riammesso da una 'manina'. Forse il requisito richiesto da Oliverio era la partecipazione al concorso per 'primo ricercatore' indetto dal Cnr in cui l'esperto di 'chiara fama' risultava inidoneo e collocato al 199 posto? Miracoli di Oliverio e della politica contro cui Tansi giustamente tuona. Ma i miracoli non si ripetono». (ANSA).

 

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