Nuovo commissario, vecchi problemi: la Sanità targata Longo non convince Guccione

Il consigliere del Pd all'attacco dopo la pubblicazione del decreto con le linee guida per le aziende del sistema regionale, ancora in attesa di un piano operativo di contrasto al Covid: «Errori macroscopici da correggere immediatamente»

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di Camillo Giuliani
22 febbraio 2021
18:00
Il consigliere regionale Carlo Guccione (Pd)
Il consigliere regionale Carlo Guccione (Pd)

Cambiano i nomi dei commissari, non i problemi della sanità calabrese. A dimostrarlo, le linee guida emanate quattro giorni fa dall'ultimo nominato dal Governo, Guido Longo. L'ex prefetto, con il Dca n° 31 del 18 febbraio ha infatti illustrato alle aziende sanitarie il percorso da seguire per l'adozione dei rispettivi atti aziendali. Incorrendo però, sostiene il consigliere regionale Carlo Guccione, in «macroscopici errori che ne mettono in discussione la stessa credibilità». Sbagli che evidenzierebbero il «pressapochismo» di chi ha redatto le linee guida e che «vanno immediatamente corretti anche attraverso un coinvolgimento della Conferenza dei sindaci», a detta del democrat.

Il nodo delle case della salute

Longo, incurante delle sentenze ormai esecutive con cui il Consiglio di Stato ha ordinato da anni di riattivare i presidi ospedalieri di Praia a Mare e Trebisacce, ha inserito entrambe le strutture nell'elenco delle case della salute. Una scelta ancora più inspiegabile se si pensa che, almeno Trebisacce, risulta parte della rete ospedaliera da luglio 2016 in base al Decreto 64 di quell'anno. Ma le stranezze sulle case della salute non si fermano qui: nell'elenco che le riguarda non figura quella di Amantea, eppure Saverio Cotticelli, il predecessore di Longo, aveva convertito il polo ambulatoriale in casa della salute soltanto 11 mesi or sono con il Dca 65 del marzo 2020.


Da Cotticelli ad oggi nulla è cambiato

Guccione non chiede la testa di Longo, ma poco ci manca: «Vorrei ricordare che in Calabria ancora non è operativo il Piano di contrasto al Covid. Tale inadempienza portò alle dimissioni dell’ex commissario Cotticelli», ricorda il consigliere regionale. Che evidenzia che dall'addio dell'ex generale dei Carabinieri a oggi nessuno ha notato cambiamenti epocali: «Negli ospedali la situazione non è per nulla migliorata, non sono stati fatti passi in avanti per contrastare il virus e anche per quanto riguarda la medicina territoriale siamo al punto di partenza».

Che si fa con i vaccini?

Infine c'è la questione dei vaccini, con la Calabria in estrema difficoltà. «Con il Piano di vaccinazione Covid-19 stilato a dicembre 2020 è stato pubblicato anche un bando per l’assunzione, per un periodo di nove mesi, di tremila medici e novemila infermieri, ed è stata data la disponibilità anche ai medici di base in pensione di poter aderire ed essere coinvolti nella campagna di vaccinazione. In Calabria – chiede Guccione - quanti medici e infermieri sono stati assunti per il Piano vaccinale regionale?».

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