Il bilancio

Occhiuto tira le somme di un anno alla guida della Calabria: «Fatto tanto, Sanità capitolo più difficile»

VIDEO | Al Festival delle Serre il governatore ostenta i risultati raggiunti e torna sulle questioni più spinose: «Tra qualche giorno partiranno le lettere per chiedere le pezze d’appoggio a chi vanta presunti crediti nei confronti delle aziende sanitarie». E ancora: «Primi 20 medici cubani in arrivo»

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di Salvatore Bruno
9 settembre 2022
09:26

Dal riacquisto delle azioni della Sacal finite nelle mani dei privati alla riapertura delle Terme Luigiane, dalla trasformazione di Sorical in una multi utility delle acque a capitale pubblico, agli interventi sui depuratori per la salvaguardia del mare, fino ai positivi risultati della campagna contro gli incendi estivi. Roberto Occhiuto, ospite a Palazzo Sersale di Cerisano di uno degli appuntamenti del Festival delle Serre, mette in fila alcune delle principali tappe del percorso che hanno scandito il suo primo anno da presidente della Regione.

Il capitolo sanità

E naturalmente apre un capitolo sulla sanità, comparto nel quale la strada appare ancora in salita «nonostante – dice - abbia cambiato le regole di ingaggio dei commissari, chiedendo loro di rimanere impermeabili alle ingerenze della politica. Perché ci sono tanti micro centri di potere amministrativo distribuiti sul territorio, tali da rendere difficoltoso ogni singolo passaggio burocratico. La sanità calabrese – sottolinea – è un pachiderma complicato in cui oggi non mancano le risorse ma la capacità di impiegarle per efficientare i servizi».


A passo di lumaca

Ancora in buona parte non spesi gli 86 milioni di euro reperiti per l’ammodernamento tecnologico a cui poi si sono aggiunti ulteriori 44 milioni a valere sul Pnrr. «Ma sui cantieri dei nuovi ospedali l’accelerazione è evidente. L’anno prossimo sarà pronto quello della Sibaritide. Negli anni passati siamo arrivati ad avere 42 ospedali – ricorda Occhiuto – Avere l’ospedale era un segno di virilità per il politico di turno rappresentante di un determinato territorio. Quando in parte sono stati dismessi si è commesso l’errore di non riconvertirli in ambulatori, case della salute, assistenza di prossimità. Per cui i cittadini, alla ricerca di servizi di cura e prevenzione, hanno ingolfato gli ospedali rimasti operativi dove il personale è sIottoposto a turni massacranti».

Il mistero del debito

«Oggi nessuno sa a quanto ammonti il debito della sanità calabrese. Stiamo facendo una ricognizione con l’ausilio di militari della Guardia di Finanza. Nei prossimi giorni – informa il presidente della Regione che è anche commissario ad acta per il piano di rientro del debito - dalle Aziende Ospedaliere e Sanitarie partiranno delle lettere indirizzate ai presunti creditori del sistema sanitario calabrese. Chiederemo loro di quantificare e giustificare le somme vantate. E queste pezze giustificative saranno vagliate dalle fiamme gialle. Sono certo che al termine dei controlli il debito monstre di cui si parla sarà molto ridimensionato».

Primo contingente medico in arrivo da Cuba

Roberto Occhiuto è poi tornato sulla questione del reclutamento di medici da Cuba «dove – ha ribadito – la medicina è d’avanguardia. La pandemia ha generato una distorsione del mercato in cui, a fronte di una richiesta impellente di personale medico si è avuta una offerta stabile, determinata dalla carenza di professionisti per le scelte del passato di imporre il numero chiuso nelle università e limitare le specializzazioni. Hanno così preso piede cooperative e agenzie interinali che offrono prestazioni lavorative di medici a 130/150 euro all’ora. Per cui si sta verificando in tutta Italia una emorragia di medici dal settore pubblico verso queste cooperative. L’ingaggio di medici da Cuba ci consente di avere professionisti di livello a 4.700 euro al mese a fronte di una spesa di circa 50 mila euro per ogni singolo sanitario somministrato da cooperative e agenzie. Entro il mese di settembre ne arriveranno una ventina».

Inserimento graduale

«Molti di loro parlano già italiano – ha proseguito il presidente della Regione - Alcuni hanno già sostenuto missioni complicate come in Venezuela. Il loro sarà comunque un inserimento graduale. Contestualmente proseguono percorsi paralleli di reclutamento: il 30 settembre scadrà una manifestazione di interesse rivolta agli specializzandi. Abbiamo dato mandato alle singole aziende ospedaliere e territoriali di predisporre bandi per assunzioni a tempo indeterminato. Auspico che il prossimo Governo possa intervenire per riformare le modalità di accesso alle facoltà di medicina, ma per vederne gli effetti ci vorranno anni. Noi invece abbiamo bisogno di medici adesso».

Nuove traiettorie di sviluppo

Turismo e infrastrutture le nuove traiettorie dello sviluppo nell’ottica di costruire una rete dei borghi storici «custodi di segni distintivi di cultura straordinari». E poi si lavora pure per attrarre investitori: «Posso annunciare che Atos, azienda leader in Europa con 11 miliardi di fatturato e 109 mila dipendenti, sbarcherà anche in Calabria dove ritengo potrà offrire almeno un centinaio di opportunità lavorative. Anche Philippe Morris sta valutando un importante investimento produttivo in Calabria». Determinazione ha espresso Occhiuto sulla realizzazione del termovalorizzatore di Gioia Tauro: «Partiremo tra poco con un bando per l’ammodernamento e il raddoppio. È un investimento importante a cui non rinunciamo».

Verso le elezioni politiche

«Spero che queste elezioni restituiscano al Paese un Governo nelle pienezza delle sue funzioni perché oggi ci mancano gli interlocutori – ha concluso poi il presidente della Regione, lambendo appena l’argomento relativo all’appuntamento con le urne del 25 settembre senza entrare nel merito della campagna elettorale di Forza Italia «perché tengo sempre distinti gli appuntamenti a cui partecipo in veste istituzionale da quelli politici. Posso dire però che il transatlantico di Montecitorio non mi è mancato nemmeno un giorno: conseguire risultati qui in Calabria comporta una soddisfazione personale che nell’attività parlamentare è difficile da ottenere».

Giornalista
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