Oliverio indagato, Morra: «La peggiore classe politica dell’universo»

Non le manda a dire il presidente della commissione antimafia a cui replica la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli: «Parole vergognose, una scorrettezza senza confini»

di Redazione
7 maggio 2019
19:33
Jole Santelli e Nicola Morra
Jole Santelli e Nicola Morra

«Quanto emerge dagli atti della Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri non è inquietante, non è avvilente, non è desolante. È peggio! Anche semplicemente ipotizzare una cupola che controlli tutti gli appalti pubblici in Calabria è raccapricciante, perché fa intendere quanta libertà economica vi sia in questa terra difficile nel trattare con le amministrazioni pubbliche: zero! Tutto controllato, tutto funzionale ad interessi di pochi che fottevano i diritti di tutti». Lo scrive su Fb il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra.


«Quest'ipotesi, se confermata successivamente, farebbe anche capire che cosa abbia impedito ed impedisca tuttora alla Calabria di svilupparsi economicamente: una classe politico-burocratico-amministrativa fra le peggiori dell'universo, non del solo pianeta Terra. Parassiti pronti a trasformare ogni possibile progetto di spesa pubblica in occasione con cui consolidare il proprio potere di condizionamento e di sottomissione al bisogno cui tanti calabresi onesti vogliono sottrarsi. Facciamo finalmente pulizia in Calabria, riprendiamoci il nostro diritto al rispetto che le istituzioni ci debbono in quanto cittadini e non sudditi. E se pensiamo che Oliverio era considerato il candidato del centrosinistra, Occhiuto del centrodestra, capiamo che cloaca sia stata e sia la punta dello stivale», conclude Morra.



Una reazione che non è piaciuta alla coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli: «Vergognosa dichiarazione del presidente dell'Antimafia, Nicola Morra, che mostra palesemente di non aver neanche letto le carte o se le ha lette di mistificarle con malafede e slealtà».


Secondo la deputata «il sindaco Occhiuto è indagato per aver ottenuto un accordo di programma con opere per la propria città. Forse il senatore Morra è stato obnubilato dall'aver letto che l'opera in questione fosse il Museo di Alarico, un'opera contro cui egli si è sperticato per evitare che si realizzasse, arrivando a difendere l'ecomostro Jolly che la città da anni cercava di demolire. Chi guida la Commissione Antimafia dovrebbe avere equilibrio e sobrietà e non cercare vendette politiche. Morra sa perfettamente che Occhiuto è parte lesa in questa vicenda, ma vuole mettere tutti nello stesso calderone. Una scorrettezza senza confini».

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