Paola Santelli risponde a Morra: «Non offende solo Jole ma anche chi combatte contro un male»

Ospite del telegiornale di Rete 4, la sorella della scomparsa governatrice è un fiume in piena contro le dichiarazioni rese dal presidente della commissione Antimafia

di Emily Casciaro
21 novembre 2020
19:43

Parole forti, pesanti che offendono la famiglia di Jole Santelli quelle pronunciate dal senatore Morra e la sorella, Paola, risponde in prima persona alle affermazioni del parlamentare cinquestelle.

 


È il Tg4, in apertura del telegiornale, ad occuparsi della notizia, a riproporre quella intervista rilasciata a Radio Capital che ha messo in imbarazzo gran parte dei suoi colleghi del parlamento e irritato lo stesso Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati secondo cui la frase pronunciata dal senatore  «disonora le istituzioni, infanga la memoria di Jole Santelli e discrimina senza umanità i malati oncologici», ma soprattutto a  dare voce all’indignazione della famiglia Santelli.

 

«Jole un esempio di forza e dignità»

«Io reputo che il senatore Morra non abbia offeso solo Jole, ma migliaia di famiglie italiane che giornalmente combattono e convivono con questo male che debilita il fisico, ma anche l’animo. Dobbiamo pretendere rispetto e supporto soprattutto da chi svolge ruoli istituzionali. Credo che Jole come tante altre abbia  rappresentato un esempio di forza, di dignità e soprattutto la speranza di non dover rinunciare ai propri sogni».

Non ci si può aspettare, insomma, da un uomo delle istituzioni, espressioni così violente.

 

«Anche lui votato dai calabresi»

Incalzata dalle domande della giornalista Valentina Loiero, Paola Santelli è un fiume in piena. “Ogni popolo ha la classe politica che si merita” aveva detto il senatore Nicola Morra dimenticando che egli stesso è espressione della classe politica voluta dal popolo calabrese per ben due legislature e dimenticando, soprattutto, che quella classe politica di cui egli stesso fa parte ha contribuito a condurre la Calabria tutta nella grave situazione in cui la nostra regione si trova. «Il senatore Morra forse è un po’ confuso. Lui siede sugli scranni del parlamento non per un diritto acquisito, ma per un diritto esercitato dai calabresi che lo hanno votato».

 

E sulle ultime dichiarazioni di Morra che evoca un complotto sotto la regia della ‘ndragheta per mandarlo via dall’antimafia, Paola Santelli, mantiene lo stile di sobrietà, anche nel lutto, che ha contraddistinto la sua famiglia  e si limita a dire: «C’è un limite. Non si può sempre offendere l’intelligenza di chi ascolta». 

Giornalista
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