Parco del Pollino, per D'Ippolito (M5s) Pappaterra è incompatibile

Il deputato del Movimento cinque stelle interviene anche sul finanziamento dell'ente rispetto ad un evento chiedendo intervento del ministro Costa

di Redazione
8 ottobre 2020
11:08
Domenico Pappaterra
Domenico Pappaterra

Il deputato pentastellato Giuseppe D'Ipppolito ha presentato una nuova interrogazione al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, chiedendo l'immediato intervento del dicastero sul finanziamento concesso dal parco nazionale del Pollino di recente ad un festival di cinema tenutosi a Castrovillari. «Malgrado – si legge in una nota del parlamentare calabrese – ciò fosse chiaramente vietato da una delibera del consiglio direttivo del Parco e da una determina del suo direttore» l'ente presieduto da Domenico Pappatera avrebbe deciso di finanziare l'evento cinematografico con ospiti di caratura internazionale.

Nel mirino di D’Ippolito finisce ancora una volta il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che il deputato dei 5 Stelle ritiene incompatibile, perché nel contempo ricopre l’incarico di direttore generale dell’Arpacal. «Ciò – a parere del deputato dei 5 Stelle – dovrebbe indurre il ministro Costa a promuovere la rapida sostituzione di Pappaterra, perché il suo doppio ruolo è in aperto contrasto con alcune norme del decreto legislativo Anticorruzione e con l’art. 11 della legge regionale della Calabria istitutiva dell’Arpacal, secondo cui il rapporto di lavoro del direttore generale dell’agenzia in questione è regolato dal contratto di diritto privato di durata triennale ed è incompatibile con le altre attività professionali».


D'Ippolito incalza affermando che «non c’è più ragione di lasciare Pappaterra alla presidenza del Parco nazionale del Pollino, visto che egli ha proposto quel finanziamento non consentito, a lungo non ha garantito la pubblicità delle sedute del Consiglio direttivo dell’ente e per diverso tempo ha presieduto l’Osservatorio, già finanziato dall’Enel, per il monitoraggio dell’inquinamento della centrale a biomasse del Mercure, posta scandalosamente all’interno del Parco».

Il parlamentare si appella anche al Ministro che è del movimento cinque stelle perchè «dia un segnale netto di discontinuità e avvii un rinnovamento tangibile affinché l’ente persegua al meglio le proprie finalità di tutela e valorizzazione ambientale, anche nel rispetto delle regole».

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