FALERNA - La quiete dopo la tempesta? Torna davvero il sereno nel Pd calabrese? Lorenzo Guerini ce l'ha messa davvero tutta ieri a Falerna. Il vicesegretario nazionale, nelle vesti del mediatore ha provato in ogni modo a ricompattare le fazioni in lotta. Chiaro il suo monito: " in Calabria le primarie non dovranno essere una conta interna". Soprattutto, l'obiettivo della segreteria nazionale è di fare in modo che finiscano un secondo dopo l'acquisizione del risultato. Ma non è detto che ciò accada. Anche perchè, al di là degli inviti di un Guerini tornato al dialogo dopo le bacchettate dall'alto nei giorni scorsi, l'idea che i democrat alla punta dello stivale rimangano in un congresso permanente, non è affatto campata in aria. 

Ieri, all'appuntamento c'erano però tutti i contendenti. Mario Oliverio, favorito dai sondaggi, Gianluca Callipo, che sembrerebbe ancora nelle condizioni di dire la sua puntando sugli indecisi e Gianni Speranza che ha l'obiettivo di fare bella figura, dimostrando di essere un valore aggiunto a Sinistra Ecologia e Libertà. 

Considerati i toni aspri degli ultimi giorni, prima di avviare i lavori a Falerna, è stato sottoscritto nella sede regionale delo Pd un documento nel quale si invitano i candidati a parlare di programmi nei prossimi giorni di campagna elettorale per le primarie. Il tutto dopo che nei giorni scorsi Callipo aveva dato indirettamente al presidente della provincia di Cosenza  del dinosauro della politica. Parole a cui Oliverio aveva risposto rammentando come <<< la dimensione etica la certifica la storia e nessun altro". Chiara l'allusione all'inciucio vibonese che ha visto una parte dei renziani allearsi con il centrodestra. 

Ernesto Magorno, infine, ha segnato il perimetro della coalizione. "Nessuna alleanza - ha chiarito - con gli ex alleati di Scopelliti". Insomma, porte chiuse al Nuovo Centro Destra. (tf)