Pnrr e Sud, l’Ue spinge la petizione dei sindaci. Carlucci: «Pure Bruxelles teme lo scippo»
VIDEO | Tiene banco ancora il tema dell'Autonomia differenziata inclusa nella spesa dei fondi del Recovery plan, mentre la Rete degli amministratori meridionali vedono riconosciuta la fondatezza della loro petizione
L’Unione europea ha dato riscontro alla petizione presentata dai sindaci della rete Recovey sud (sostenuta a Bruxelles dall’europarlamentare Piernicola Pedicini, in rappresentanza del Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale) ed ha dato mandato alla commissione di accertare la fondatezza della denuncia. È quanto dichiara Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti, a proposito della lettera ricevuta ieri direttamente dalla Commissione Petizione di Bruxelles. «È la dimostrazione che anche a Bruxelles avvertono il rischio che il Piano di ripresa e resilienza sia il contrario di quanto l’Europa ci chiede», spiega l’amministratore. Carlucci analizza l’uno-due assestato in questi giorni dal governo.
Da un lato la certificazione che in 2 dei 6 assetti del Pnrr si va verso unaspesa inferiore al 40% a favore del Sud, dall’altro il fatto che nel Documento di Economia e Finanza – l’atto preparatorio per il prossimo Bilancio dello Stato – torni con forza il tema dell’Autonomia differenziata chiesta da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. «Questo è l’indirizzo di un governo che si conferma a trazione nordista – prosegue il sindaco pugliese – mentre proprio l’Ue ci avvisa che non ci devono essere regioni locomotiva e regioni zavorra ma, al contrario, proprio il Sud può trasformarsi nella vera locomotiva».
E mentre anche i parlamentari calabresi D’Ippolito e Granato sono pronti fare blocco contro la nuova versione dell’Autonomia differenziata, i sindaci ribadiscono critiche e appelli. «Noi continuiamo ad avere speranza che la ministra Carfagna – conclude Carlucci – passi dalle parole ai fatti rispetto alle promesse d’impegno fatte: certamente non sono più tollerabili questi trucchetti a cui assistiamo».