Autonomia differenziata

Pnrr e Sud, l’Ue spinge la petizione dei sindaci. Carlucci: «Pure Bruxelles teme lo scippo»

VIDEO | Tiene banco ancora il tema dell'Autonomia differenziata inclusa nella spesa dei fondi del Recovery plan, mentre la Rete degli amministratori meridionali vedono riconosciuta la fondatezza della loro petizione  

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di Agostino Pantano
9 ottobre 2021
17:06

L’Unione europea ha dato riscontro alla petizione presentata dai sindaci della rete Recovey sud (sostenuta a Bruxelles dall’europarlamentare Piernicola Pedicini, in rappresentanza del Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale) ed ha dato mandato alla commissione di accertare la fondatezza della denuncia. È quanto dichiara Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti, a proposito della lettera ricevuta ieri direttamente dalla Commissione Petizione di Bruxelles. «È la dimostrazione che anche a Bruxelles avvertono il rischio che il Piano di ripresa e resilienza sia il contrario di quanto l’Europa ci chiede», spiega l’amministratore. Carlucci analizza l’uno-due assestato in questi giorni dal governo.

Da un lato la certificazione che in 2 dei 6 assetti del Pnrr si va verso unaspesa inferiore al 40% a favore del Sud, dall’altro il fatto che nel Documento di Economia e Finanza – l’atto preparatorio per il prossimo Bilancio dello Stato – torni con forza il tema dell’Autonomia differenziata chiesta da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. «Questo è l’indirizzo di un governo che si conferma a trazione nordista – prosegue il sindaco pugliese – mentre proprio l’Ue ci avvisa che non ci devono essere regioni locomotiva e regioni zavorra ma, al contrario, proprio il Sud può trasformarsi nella vera locomotiva».        


E mentre anche i parlamentari calabresi D’Ippolito e Granato sono pronti fare blocco contro la nuova versione dell’Autonomia differenziata, i sindaci ribadiscono critiche e appelli. «Noi continuiamo ad avere speranza che la ministra Carfagna – conclude Carlucci – passi dalle parole ai fatti rispetto alle promesse d’impegno fatte: certamente non sono più tollerabili questi trucchetti a cui assistiamo».    

Giornalista
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