Regionalismo differenziato, Enrico Rossi: «L'Italia non esisterebbe più»

VIDEO | Il progetto del governo viene bocciato dalla sinistra. Per il governatore della Toscana si tratta della «secessione dei ricchi»

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di Giovanni Verduci
22 febbraio 2019
14:59

Il governatore della Toscana Enrico Rossi boccia il progetto di regionalismo differenziato che il governo “giallo-verde”, sotto la spinta della Lega di Matteo Salvini, sta portando all’attenzione del Parlamento italiano. Lo fa da Reggio Calabria, dove ieri ha preso parte ad un convegno organizzato dai referenti locali di “Mdp-Articolo 1”. «L’Italia - ha detto Enrico Rossi - non ha bisogno di venti staterelli. Quello che rischia di passare non è altro che la secessione dei ricchi».

«Il progetto che le 20 regioni italiane vadano per conto proprio significherebbe che non esiste più l’Italia – ha sottolineato il Presidente della Regione Toscana - se ognuno si tiene le proprie risorse ci sarà una secessione dei ricchi generando una frammentazione del paese: non possiamo rinnegare i valori del Risorgimento e i valori costituzionali di un territorio unito”.


Il convegno

All’iniziativa hanno preso parte alla conferenza, insieme al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, Alex Tripodi, portavoce provinciale di Mdp-Articolo 1, il deputato di Liberi e uguali Nico Stumpo. Assente, invece, per altri impegni istituzionali l’assessore all’ambiente della Regione Calabria Antonella Rizzo.

«Se cristallizziamo gli attuali rapporti economici e ognuno tiene le proprie risorse - ha aggiunto Rossi - vuole dire che chi sta al Nord fa la secessione dei ricchi. Non a caso sono loro che vogliono venti autonomie e le risorse, facendo restare sul territorio i contributi che pagano i cittadini. Tutto questo può generare uno scatafascio, un ruzzolare verso la frammentazione. Spero che scherzi il sindaco di Napoli che parla di referendum per l'autonomia totale. Ci manca solo di batter moneta», ha commentato. «Non possiamo rinnegare i valori del risorgimento e i valori costituzionali che prevedono un Paese unito. Altra cosa - ha detto - è discutere di un regionalismo collaborativo, cooperativo e che dialoga con lo Stato. Con il presidente Oliverio ci sentiamo su molte cose e proviamo a collaborare».

L'intervento di Nico Stumpo

Per il parlamentare calabrese Nico Stumpo il rischio concreto è che l’Italia venga divisa, che ad un Nord sempre più ricco si contrapponga un Sud estremamente più povero. «È un progetto pericoloso - ha detto Stumpo - che deve essere fermato per non mettere a rischio la tenuta del Paese”.

Falcomatà chiede equità e pari dignità

Per il sindaco della Città metropolitana Giuseppe Falcomatà, infine, è necessario garantire a tutte le regioni pari dignità e, soprattutto, eguale attenzione da parte dello Stato.

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