Le Provinciali di Cosenza e quel pasticcio che rischia di invalidare il voto

Sarebbe stato ammesso al voto un consigliere comunale dichiarato decaduto quattro giorni prima. A rischio la validità delle operazioni elettorali

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di Salvatore Bruno
10 marzo 2019
18:56

Nel corso delle provinciali di Cosenza del 24 febbraio scorso, sarebbe stata commessa una irregolarità che rischia di invalidare parzialmente o totalmente le elezioni.

Al voto un consigliere decaduto

E’ stato ammesso a votare Carmelino Franco Caputo, consigliere comunale di Paterno Calabro, dichiarato decaduto pochi giorni prima, il 20 febbraio, per effetto di una delibera del civico consesso del piccolo centro sito a sud del capoluogo. La delibera è stata pubblicata sull’albo pretorio il 25 febbraio, ma della decadenza gli uffici provinciali preposti erano stati informati il 21 febbraio a mezzo di una Pec, un messaggio di posta elettronica certificata. E infatti il nome di Carmelino Franco Caputo era stato in effetti depennato dall’elenco degli aventi diritto ad esprimere la propria preferenza. Quando Caputo si è presentato al seggio di buon mattino, però, ha chiesto ed ottenuto di votare ed il suo nome è ricomparso, ma aggiunto a penna.


Le possibili conseguenze

Alcuni candidati non eletti stanno valutando se utilizzare questa circostanza per promuovere un ricorso finalizzato ad invalidare le elezioni o, perlomeno, ad invalidare il voto espresso dai comuni di fascia A, quelli con popolazione inferiore ai tremila abitanti, alla quale appartiene appunto, il comune di Paterno Calabro. La preferenza espressa da Caputo ha un valore ponderato pari a 22 punti, dunque assai marginale, ma non del tutto ininfluente nel determinare il risultato finale. Nei prossimi due anni infatti, anche per effetto del rinnovo di diverse amministrazioni comunali, alcuni tra gli eletti in consiglio provinciale potrebbero decadere, per cui anche le posizioni di rincalzo hanno una loro importanza. Prendiamo a titolo di esempio, gli esiti del risultato della lista Insieme per la Provincia. Il primo dei non eletti risulta essere il candidato Andrea Cuzzocrea con un vantaggio di soli 15 punti su Marco Ambrogio. Per cui, se Cuzzocrea avesse ipoteticamente ricevuto un voto dal decaduto consigliere Caputo, e se tale voto dovesse essere effettivamente ritenuto irregolare, si sarebbe indebitamente avvantaggiato di una posizione. La cosa non è irrilevante perché, in caso di decadenza di uno dei tre consiglieri eletti di quella lista, Cuzzocrea entrerebbe indebitamente in consiglio provinciale al posto di Ambrogio.

Schede contestate

A proposito di Ambrogio, anche il consigliere comunale di Cosenza sta valutando se proporre ricorso per contestare la mancata attribuzione di alcune preferenze espresse in suo favore, ma indicate nella lista Provincia Democratica, anziché in quella corretta denominata Insieme per la Provincia. Durante lo spoglio quei voti non sono stati assegnati, ma un giudice potrebbe ritenere che andassero invece attribuiti essendo ravvisabile una chiara volontà dell’elettore. Insomma, la composizione del consiglio provinciale potrebbe subire nelle prossime ore uno scossone, ancora prima dell’insediamento.

 

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Giornalista
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