Provinciali, proclamazione degli eletti a Catanzaro in un clima di sospetto

L'insediamento ufficiale dei nuovi amministratori non cancella i malumori in Forza Italia, dove continua la caccia ai "traditori". Intanto le quote rosa fanno flop: nessuna donna nell'assemblea

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di Luana  Costa
2 novembre 2018
14:36

Proclamazione con retrogusto al veleno e sospetti per i neoeletti consiglieri provinciali di Catanzaro. A due giorni dall'elezione per il rinnovo degli organi di Palazzo di Vetro che ha fatto emergere più di un mal di pancia all'interno della maggioranza che regge le sorti di Palazzo De Nobili, un chiarimento vero e proprio ancora non c'è stato.

 


Pisano sospettato di aver infranto i patti

I sospetti sono tutti al momento concentrati su Giuseppe Pisano, consigliere comunale di Officine del Sud e uomo del consigliere regionale Claudio Parente, accusato di aver infranto i patti elettorali stretti prima del voto ottenendo nel segreto dell'urna una preferenza in più che ha precluso l'ingresso in consiglio a Domenico Greco, sindaco di Tiriolo in quota Aiello e a Andrea Amendola, fedelissimo di Domenico Tallini, consigliere comunale di Catanzaro di Obiettivo Comune.
Insomma, l'incidente diplomatico c'è stato e non di lieve entità. Il neoconsigliere provinciale questa mattina ha disertato, forse non caso, la proclamazione degli eletti avvenuta intorno a mezzogiorno a Palazzo di Vetro. Un'assenza che la dice lunga sul clima di diffidenza innescato dal voto provinciale. Proprio su questo si dovrà lavorare nei prossimi giorni alla ricerca di nuovi equilibri politici all'interno della civica assise e non si escludono incontri tra i tre maggiorenti delle forze di governo per chiarire chi e per quale ragione abbia infranto il patto elettorale.

 

Caccia ai franchi tiratori forzisti

Non meno spinoso il caso, probabilmente tutt'interno a Forza Italia, dei due franchi tiratori sul punto di affossare l'elezione del sindaco Sergio Abramo con l'operazione di travaso di voti sul competitor di centrosinistra Ernesto Alecci.
In questo caso il clima di sospetto è ancor di più accentuato dall'impossibilità di stabilire con certezza a chi appartenessero le "manine" che hanno votato il sindaco sbagliato sebbene nel mirino siano già finiti Antonio Trifiletti e Giovanni Merante, da tempo in rotta di collisione con il primo cittadino.

 

L'elenco degli eletti

Nel frattempo questa mattina è avvenuta la proclamazione degli eletti ma non ancora l'insediamento del Consiglio provinciale in programma nei prossimi giorni. Sono in totale tre le riconferme a Palazzo di Vetro: Antonio Montuoro eletto nella lista Centrodestra per la Provincia e consigliere comunale di Marcellinara, Davide Zicchinella eletto nella lista del Partito Democratico e sindaco di Sellia e Marziale Battaglia eletto nella lista Area Civica di centrosinistra consigliere e assessore a Isca sullo Ionio. Dal consiglio comunale di Catanzaro provengono invece tutti gli appartenenti al centrodestra: Filippo Mancuso (Catanzaro con Sergio Abramo), Luigi Levato (Forza Italia), Ezio Praticò (Catanzaro da Vivere) e Giuseppe Pisano (Officine del sud). Completano il quadro il consigliere comunale di Davoli, Baldassarre Arena, e il sindaco di Centrache, Fernando Sinopoli, eletti nelle liste di centrodestra a cui si aggiunge la new entry politica della Lega, per il partito un vero esordio a Catanzaro, che è riuscito a piazzare un uomo alla Provincia Nicola Azzarito Cannella, consigliere comunale di Curinga. E, infine, il sindaco di Gasperina, Gregorio Gallello, eletto nella lista Area Civica e Giovanni Costanzo sindaco di Falerno unico eletto della lista Riformisti moderati costituita dai consiglieri regionali Vincenzo Ciconte e Antonio Scalzo. E' bluff quote rosa, infine, al consiglio provinciale, dove nonostante l'affanno per inseirire nelle liste appartenenti al gentilsesso nessuna nei fatti è riuscita a superare la prova del voto.

 

Luana Costa

 

Giornalista
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