Regionali, i 5s calabresi scoprono le carte. «Nessun accordo col Pd, ecco i nostri candidati»

Dieci parlamentari dei Cinquestelle su diciotto redigono un documento ufficiale per dire No a qualunque tipo di accordo con i democrat e per lanciare due nomi. Una mossa che smuove le acque e apre una frattura nel Movimento. L'elenco dei deputati e senatori che hanno sottoscritto la nota

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di Redazione
25 settembre 2019
15:13
Ferdinando Laghi e Pippo Callipo
Ferdinando Laghi e Pippo Callipo

«Ci teniamo a precisare che in Calabria escludiamo categoricamente ogni ipotesi di accordo con il Partito Democratico o liste civetta in cui sono coinvolti direttamente o indirettamente esponenti dello stesso partito».
È una chiusura totale quella che viene dalla metà dei parlamentari cinquestelle calabresi (Granato, Parentela, Nesci, Tucci, Sapia, Barbuto, Abate, Corrado, Morra e Melicchio), che ieri a Roma hanno sottoscritto un documento con cui non soltanto sbattono la porta in faccia ai democrat, ma avanzano anche due potenziali candidature.

Si tratta di Pippo Callipo, l’imprenditore vibonese da alcune settimane dato in pole position nelle preferenze pentastellate, e Ferdinando Laghi, attualmente vice presidente nazionale dell’Associazione medici per l’Ambiente (Isde), già candidato a sindaco a Castrovillari, il cui nome finora non aveva mai fatto capolino tra i possibili candidati.
Pur escludendo intese con il Pd, i parlamentari autori del documento ribadiscono la necessità di aprirsi alla società civile, «considerata la legge elettorale calabrese», nonché l’esigenza di coinvolgere chi «ha collaborato seriamente in tutti questi anni attraverso battaglie sul territorio e proposte concrete».
«Abbiamo riflettuto molto – spiegano - su come unire le nostre forze in vista delle prossime elezioni regionali per capitalizzare al massimo il consenso acquisito. Questi soggetti con cui abbiamo collaborato in tutti questi anni sono composti da associazioni, comitati, tecnici/professionisti e liste civiche le quali hanno un respiro territoriale solitamente comunale o intercomunale».
Dunque, passano a descrivere come «creare una vera coalizione rivoluzionaria». «Una soluzione plausibile – spiegano - può essere quella di formare, in accordo con tali soggetti, delle liste civiche di supporto al MoVimento 5 Stelle ognuna per ogni circoscrizione (Calabria Nord, Centro e Sud) nelle quali far candidare almeno un rappresentante per ogni soggetto civico rispettando il criterio meritocratico e territoriale. La lista certificata del MoVimento 5 Stelle, invece, potrà essere composta con il nostro metodo tradizionale (Rousseau) attraverso i nostri iscritti.
Le civiche invece, riteniamo opportuno crearle con il supporto del futuro candidato Presidente».
Candidati ideali, come accennato, vengono definiti Laghi e Callipo.
«Laghi –sottolineano - è sempre stato al nostro fianco nelle principali battaglie sull’ambiente e sulla sanità nel territorio calabrese. È molto apprezzato dalle associazioni ambientaliste e nel mondo della sanità in quanto è Dirigente Medico di II livello e Direttore Unità Operativa Complessa di Medicina Interna Ospedale di Castrovillari (CS). Dal marzo 2016 è membro del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Pollino per nomina del Ministro dell’Ambiente su indicazione unanime delle Associazioni ambientaliste nazionali. Da oltre quindici anni è portavoce del “Forum Stefano Gioia delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la Tutela della Legalità e del Territorio” che raccoglie circa 50 Associazioni interessate alla tutela del Parco Nazionale del Pollino».


Parole lusinghiere anche per «Filippo Callipo, un imprenditore calabrese di grande esperienza che non si è mai piegato alla 'ndrangheta».
«Proprietario della "Callipo Group" e della "Callipo Sport", squadra di pallavolo di Vibo Valentia – continuano nella loro scheda di presentazione -. È stato Presidente della Confindustria calabrese dal 2001 al 2006. Sul finire del mandato denunciò pubblicamente i racket mafiosi inviando una lettera al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e il pericolo della “mafia con la penna”, cioè dei colletti bianchi, dei politici, che bloccano lo sviluppo della Calabria. Il 1º giugno 2005, a riconoscimento del suo impegno imprenditoriale e per essersi distinto nel suo settore, con importanti ricadute nel sociale, viene nominato dal Presidente della Repubblica, Cavaliere del Lavoro. Dal 27 marzo 2013 fa parte del Cda dell'Università della Calabria. È stato candidato per la Presidenza della Regione Calabria alle elezioni regionali 2010 con l'appoggio di più di 80 associazioni espressione della società civile, dell'Italia dei Valori e della lista Pannella-Bonino, ottenendo il 10,02% grazie agli oltre 100.000 voti ricevuti».

 

Insomma, con i primi nomi ufficiali il giaccio è rotto. Il documento è stato consegnato a Pietro Dettori, che da tempo svolge un ruolo di intermediazione e collegamento tra Davide Casaleggio e il Movimento. «In attesa di ulteriori elaborazioni politiche riteniamo opportuno consegnare questo documento a Dettori – concludono i sottoscrittori -. Riservandoci di integrare ovvero sostituire alcuni nominativi alla luce di nuovi elementi di valutazione e di indicazioni del nostro capo politico Di Maio».

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