Regionali, Graziano e D'Acri passano con l'Udc puntando a una candidatura

Si avvicina la scadenza del termine per il deposito delle liste e i candidati sgomitano per un posto utile. A cambiare maglia sono ora il generale eletto nella Cdl e il delegato all'Agricoltura del governatore Oliverio

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di Riccardo Tripepi
24 dicembre 2019
11:35

Quando mancano ormai pochi giorni alla presentazione delle liste per le elezioni regionali, fervono i movimenti degli aspiranti consiglieri. Molti dei quali sono adesso rimasti sbandati dopo la ritirata di Mario Oliverio e il quadro in evoluzione nel centrodestra con i fratelli Occhiuto che hanno grandi difficoltà a mettere su liste competitive.

 


Fratelli d’Italia che ha la fila per i posti in lista ha già dovuto allontanare diversi aspiranti. A farne le spese sono stati soprattutto i “Moderati per la Calabria”, il gruppo del Consiglio regionale composto da Giuseppe Neri, Antonio Scalzo e Vincenzo Pasqua. Un contenitore che doveva servire per entrare nel partito della Meloni per il tramite di Raffaele Fitto. Missione riuscita soltanto per Giuseppe Neri, mentre porte chiuse per gli altri due. Antonio Scalzo non si è perso d’animo, però, e ha trovato spazio nella coalizione del centrodestra. Probabilmente nella lista del presidente. Il destino di Pasqua, invece, è ancora tutto da definire.

 

I passaggi di Neri e Scalzo non sono di poco conto, considerato che il primo è segretario questore del Consiglio regionale in quota Democratici e Progressisti, mentre Scalzo è stato il presidente dell’Aula per la fase iniziale della legislatura.

 

I movimenti, però, non finiscono qui. Un altro componente dell’Ufficio di presidenza, prima della sua fuoriuscita dal Consiglio a causa del ricorso vinto da Gianluca Gallo, è il generale Giuseppe Graziano che era stato eletto nella Casa delle Libetà alla precedente legislatura. Graziano ci riprova anche in questa tornata, ma tra le fila dell’Udc che sta mettendo su una campagna acquisti a tutto campo per provare a rientrare in Consiglio regionale dopo lo stop di una legislatura.

 

Altro pezzo da novanta che ha scelto lo scudo cruciato per provare a rientrare a palazzo Campanella è il consigliere uscente Mauro D’Acri. Delegato all’Agricoltura era stato eletto nella lista “Oliverio presidente” e adesso decide di salutare il governatore uscente che perde un altro fedelissimo.

Giornalista
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