Regionali, i dubbi del M5s mandano in crisi il Pd: de Magistris o Zingaretti?

Grillini chiamati al voto su Rousseau per la fiducia a Draghi e divisi come non mai a Roma e in Calabria dove la base vuole l'accordo con il polo civico. L'incertezza mette in crisi il Pd che rischia di perdere anche le Sardine

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di Riccardo Tripepi
11 febbraio 2021
11:55

Stretta finale per la formazione del nuovo governo Draghi che dovrebbe sciogliere la riserva ed accettare l’incarico di premier. L’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce, dovrebbe essere sostenuto da una larghissima maggioranza della quale dovrebbe far parte anche il Movimento Cinque Stelle che procederà alla consultazione on line sulla piattaforma Rousseau. Nonostante ci siano parecchie defezioni, e tra queste probabilmente anche quelle di due calabresi come Francesco Forciniti e Bianca Laura Granato, alla fine dovrebbe arrivare il sì definitivo come richiesto con un appello ufficiale da Luigi Di Maio.

Si passerà subito dopo ad analizzare la situazione in Calabria dove il M5S sarà chiamato ad un’altra scelta. Da un lato la base che chiede l’alleanza con Luigi De Magistris e Carlo Tansi e un passo indietro al Pd e a Nicola Irto, dall’altra parte i big in difficoltà nel far saltare l’alleanza con i democrat in vista delle regionali.


Secondo il sindaco di Napoli il sì al governo Draghi, con tutti mal di pancia annessi, andrebbe ad indebolire sui territori l’alleanza da Nicola Zingaretti e Beppe Grillo ma la verità la si potrà sapere soltanto nelle prossime giornate.

Irto dovrebbe sciogliere la riserva dopo un confronto con le altre forze della coalizione, ma la partenza accelerata di De Magistris rischia di mettere in difficoltà l’operazione considerando anche l’appeal che l’ex magistrato sembra avere avuto anche nei confronti dei sindaci calabresi e anche verso le Sardine che con Jasmine Cristallo hanno criticato le modalità con le quali il Pd è arrivato al nome di Irto. Un vero e proprio attacco da sinistra che rischia, ancora una volta, di favorire il centrodestra che pure non ha ancora definito il nome del candidato governatore.

Chi non ha dubbi sulla scelta di Nicola Irto, invece, è il partito socialista che tramite il segretario regionale Luigi Incarnato conferma il proprio sostegno alla candidatura. «Il Pd ha fatto una proposta che riguarda Nicola Irto – spiega Luigi Incarnato - un’ottima persona e un giovane che dovrà sciogliere le sue riserve. In Calabria si scontreranno tre aree politiche: l’area populista e delle manette rappresentata da Carlo Tansi e Luigi De Magistris, poi c’è un polo sovranista e poi l’area storica progressista e riformista italiana che è quella che noi mettiamo in campo con il centrosinistra».

Giornalista
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