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CATANZARO - Per mesi si era parlato della terza domenica di Novembre e invece... la Calabria voterà il prossimo 12 ottobre per il rinnovo del Consiglio regionale. L'annuncio è stato dato ieri dalla presidente facente funzioni Antonella Stasi (spetta ormai al presidente e non al prefetto, per Statuto, indire i comizi elettorali). La missiva è stata inviata al presidente della Corte d'appello di Catanzaro e a quello del Consiglio regionale. Nelle prossime due settimane, tempo utile per la firma del decreto, potrebbe, tuttavia, accadere di tutto.
Nodo Primarie istituzionali. Ma la decisione del presidente facente funzioni rischia di non essere l'ultima pagina di un giallo ricco di colpi di scena. Per una serie di ragioni. Anzitutto, se le Primarie istituzionali si terranno il 21 Settembre (la data è stata indetta sempre nellaa giornata di ieri) e qualche forza politica, com'è verosimile, deciderà di parteciparvi, non sarà possibile andare alle urne tre settimane più tardi. Una precisa norma chiarisce che l'arco di tempo tra le due competizioni (Primarie ed elezioni vere e proprie) non può essere inferiore a trentacinque giorni.
Nodo election day. In secondo luogo, il governo potrebbe decidere di indire un election day per evitare sprechi di denaro pubblico, accorpando le regionali calabresi a quelle emiliane, o addirittura alle elezioni comunali di Reggio Calabria.
La polemica con il governo. " La data - ha ammonito Antonella Stasi - è stata decisa in assenza di interlocuzioni con il governo, sul possibile election-day. Da tempo, infatti - ha proseguito - è stata inviata una lettera ai ministri Alfano e Lanzetta, ma da loro non abbiamo ricevuto alcuna risposta". Poi sulla visita del Premier: "Non saremo all'incontro di domani, ci sentiamo ostaggio del governo e di alcune scelte che l'esevutivo potrebbe adottare e invece ignora".
Le reazioni bipartisan. "La data del voto, indicata dalla presidente Antonella Stasi, è una risposta alle illazioni formulate dai vari detrattori " - ha detto l'ex governatore Giuseppe Scopelliti. Segno che " da questa maggioranza -ha incalzato - non c'era alcuna volontà a prolungare la legislatura nonostante i tanti attacchi strumentali formulati da più parti" perchè "il centrodestra non teme le urne - gli ha fatto eco Tilde Minasi. Per Ernesto Magorno, " la Stasi ha capito che era giunto il momento di liberarte il campo, andare a casa e risare la possibilità ai calabresi di decidere del loro futuro". "Speriamo che non sia l'ennesimo scherzo, l'ennesima bufala - ha chiosato polemicamente - come quelli a cui ci ha abituato questa Giunta regionale che troppo spesso ha giocato sulla pelle dei calabresi, dicendo una cosa e facendo, invece, molte volte, il suo esatto contrario".
E a giudizio del PSI " è stato semplicemente ascoltato l'appello del centrosinistra".