Regione Calabria, incentivi economici a chi si trasferisce nei comuni più piccoli

VIDEO | La nuova misura prevede poco più di 600 euro al mese per tre anni a chi cambia residenza e 20mila euro una tantum a chi apre un'attività. A conti fatti però i beneficiari sarebbero al massimo 35

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di Luana  Costa
28 gennaio 2021
13:16

Denaro a chi sia disposto a trasferirsi in un comune calabrese con popolazione inferiore ai duemila abitanti. «È questa la sfida». Con queste parole la nuova misura studiata alla Regione è stata tenuta a battesimo dall'assessore all'Agricoltura, Gianluca Gallo, e dall'assessore alle Attività Produttive, Fausto Orsomarso. Settecentomila euro per un progetto sperimentale che mira a rivitalizzare i piccoli borgi della Calabria. 

Lo spopolamento

«Abbiamo il 75% dei comuni, circa 321 su 404, sotto i cinquemila abitanti» ha spiegato l'assessore Orsomarso. «Queste realtà hanno una loro dimensione economica, dove vive un corpo sociale che va ripensata e strutturata. Si gioca oggi una grande partita». È infatti ai comuni calabresi con una popolazione inferiore ai duemila abitanti che sono rivolti i bandi regionali.


Reddito di residenza

«Mira al coinvolgimento dei comuni - ha spiegato l'assessore Gallo - che ci dovranno esprimere i loro bisogni in questi termini: dall'elettricista al falegname. E poi faremo incrociare la domanda dei comuni con l'offerta di lavoro di chi intende trasferirsi in queste piccole comunità». Le risorse reperite da fondi del Mise e del Mef saranno infatti destinate alla costituzione di un reddito di residenza attiva. Chi, disposto a trasferire la propria residenza nei piccoli centri, riceverà ottomila euro all'anno per trentasei mesi; chi invece sarà disposto ad avviare anche un'attività commerciale riceverà ventimila euro una tantum. Calcolatrice alla mano, i fondi destinati alla sola prima misura saranno sufficienti per 29 beneficiari. Mentre per la seconda misura, i potenziali beneficiari sarebbero appena 35.

I calabresi fuori regione

«Certamente bisogna pensare al rilancio delle aree più deboli, le aree interne - ha aggiunto ancora Gallo -. Questo è un progetto pilota che potrà in futuro anche essere inserito nei fondi strutturali del Por». Secondo quanto riferito in conferenza stampa, ci sono in Italia altri esempi di simili progetti - in Umbria e in Molise - che hanno avuto un buon riscontro di rientri soprattutto dai paesi europei. In tal senso, l'assessore Gianluca Gallo ha chiarito che l'obiettivo è puntare su quei calabresi che vivono fuori regione: «Sono sette milioni i corregionali che vivono fuori regione».

Giornalista
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