Regionali, incontro con i candidati all’università e i rettori bussano a soldi

Confronto tra il mondo accademico ed i candidati alla presidenza in sfida per le elezioni del 26 gennaio: servono risorse per borse e assegni di ricerca ma anche per laboratori tecnologici e infrastrutture

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di Salvatore Bruno
16 gennaio 2020
18:44

Alla chiamata dei rettori calabresi, Jole Santelli è costretta a dare forfait a causa di una tracheite. La deputata di Forza Italia fa pervenire un messaggio di indirizzo politico-programmatico di cui è stata poi è stata data lettura sintetica al termine dell’iniziativa.

Tansi, Callipo e Aiello presenti

Gli altri candidati alla presidenza della Regione sono tutti puntuali all’incontro con i rettori delle università calabresi, appuntamento ospitato nell’ateneo di Arcavata, dove Carlo Tansi ha conseguito la laurea in scienze geologiche, Francesco Aiello insegna Politica economica e Pippo Callipo ha rivestito la carica di consigliere di amministrazione per un triennio.


Dibattito promosso dall’Unical

Il dibattito è stato promosso dal Senato accademico dell’Unical e moderato dal giornalista Giuseppe Smorto. «Il mondo accademico e la politica devono interloquire, nel reciproco rispetto istituzionale – ha detto il rettore Nicola Leone nell’introdurre il confronto - Devono mettere in campo azioni sinergiche per favorire lo sviluppo economico, la crescita culturale, la formazione. E per assicurare un futuro migliore ai giovani calabresi. Il dialogo deve essere costruttivo – ha aggiunto il rettore dell’Unical - In particolare in questa fase: il sistema universitario italiano vive un momento di difficoltà. Difficoltà che assume contorni drammatici nel Meridione dove si paga lo scotto di una collocazione in un ambito locale in cui manca un tessuto economico florido».

Andare all’estero deve essere una scelta

«Le nostre università offrono corsi di alto livello – ha insistito Leone - ci sono alcune aree in cui i nostri laureati riescono a trovare una occupazione senza dover emigrare. Dobbiamo fare in modo che queste aree possano allargarsi anche ad altri settori. Andare all’estero deve essere una scelta: tanti vogliono fare una esperienza di questo tipo ed il loro bagaglio di competenze certamente lo consente. Ma non deve essere un obbligo. La nostra missione deve essere anche quella di fare in modo che i talenti ed i cervelli formati nei nostri atenei possano rimanere in Calabria».

Presenti i delegati di tutti gli atenei calabresi

In rappresentanza delle altre università calabresi, la Magna Graecia di Catanzaro, la Mediterranea di Reggio Calabria e quella per stranieri Dante Alighieri, sempre di Reggio Calabria, sono rispettivamente giunti i docenti delegati Agostino Gnasso, Carlo Morabito e Domenico Siclari. L’ordine degli interventi dei tre candidati alla presidenza intervenuti è stato stabilito mediante sorteggio.

Meno risorse dallo Stato

Ai saluti del presidente del consiglio degli studenti Vincenzo Fallico è seguita la relazione di Gianluigi Greco, rappresentante del Senato accademico dell’Unical. Il docente ha messo sul tavolo le criticità con le quali le università calabresi dovranno confrontarsi nei prossimi mesi. Quella più preoccupante è la carenza di risorse per garantire il diritto allo studio anche alle matricole dei nuclei meno abbienti: «Il Fondo di Finanziamento Ordinario negli ultimi cinque anni è diminuito per un ammontare di circa un milione l’anno – ha informato Greco – Un buco non coperto dal gettito delle tasse di iscrizione, complessivamente più basso rispetto alle altre regioni italiane perché legato al reddito procapite delle famiglie. In Calabria le tasse ammontano mediamente a 500 euro annui. In Italia vi sono università in cui la frequenza può costare anche 10 mila euro. Se aumentassimo le tasse l’effetto sarebbe una contrazione delle iscrizioni».

La Regione finanzi le borse di studio

Greco ha inoltre manifestato forte preoccupazione per l’alta percentuale di neo diplomati, circa il quaranta per cento del totale, che scelgono di iscriversi in università non calabresi, mentre meno dell'otto per cento delle matricole provengono da fuori regione. E soprattutto per la necessità di riprogrammare le risorse a copertura delle borse di studio. La Regione deve coprire almeno il 40 per cento del fabbisogno finanziario. Dal 2017 sono stati investiti in questa direzione, fondi europei. Nell’ultimo triennio l’amministrazione ha sostenuto anche altri interventi per il diritto allo studio, in particolare dottorati e assegni di ricerca, con uno stanziamento di 12 milioni di euro. Il prossimo governo regionale dovrà riprogrammare gli gli investimenti, con l’auspicio che possa essere scongiurato il ritorno dell’odiosa figura dell’idoneo non beneficiario.

Dibattito trasmesso in diretta streaming

Occorrono poi finanziamenti anche per laboratori tecnologici ed infrastrutture. E per garantire una migliore qualità dei collegamenti, oggi fortemente penalizzanti per gli studenti residenti in aree periferiche. Il dibattito tra i tre candidati ed i quattro rettori presenti è stato trasmesso in diretta streaming e può essere integralmente visionato cliccando sul link reso disponibile dall'Università della Calabria.

Giornalista
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