Nel regno di Lucano la Lega scalda i motori, pronta già la lista

Il Carroccio in piazza a Riace per la petizione pro-Salvini. Il coordinatore cittadino del partito Falchi: «La pacchia è finita anche qui»

di Ilario  Balì
2 febbraio 2019
13:38

Il peggiore incubo di Mimmo Lucano si sta materializzando. A Riace, nel regno del sindaco sospeso dalla Prefettura dopo l’inchiesta della Procura di Locri, la Lega fa sul serio e la campagna di raccolta firme per sostenere il ministro Matteo Salvini non è soltanto un fatto simbolico. In primavera sarà eletta una nuova amministrazione comunale e il Carroccio è pronto a correre per vincere.

 


«La Lega presenterà una lista alle comunali – afferma Claudio Falchi, coordinatore cittadino del partito – la gente ci segue, si sente ascoltata e capisce quando noi parliamo. La pacchia è finita anche qui».

 

Il papabile candidato a sindaco del paese dell’accoglienza scalda i motori e, non senza sorpresa, i consensi per compiere un piccolo miracolo politico non mancano. «Voto Salvini perché mi piace – racconta un cittadino – Lucano ha pensato solo agli immigrati, mentre questo paese è pieno di altri problemi. Abito a Riace da anni e credo nella Lega. Bisogna fare entrare solo gli immigrati con i documenti in regola».

 

A firmare la petizione anche molti big del centrodestra territoriale, convinti che da Riace possa partire una riscossa politica. Per l’ex assessore provinciale Mario Candido «Bisogna essere vicini a Riace e lavorare per un partito che tuteli Calabria», mentre il già sindaco di Locri Francesco Macrì non si nasconde: «Mi riconosco nel programma di Governo della Lega e negli uomini che stanno guidando questa forza politica».

Giornalista
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