Rende, prove di campo largo per l’era post commissari: il movimento dell’ex consigliere regionale Talarico ponte tra Principe e M5s
Gli esponenti delle varie forze a confronto durante la festa di AttivaRende. Le preoccupazioni maggiori riguardano la fusione: «In primavera si voti a prescindere dalla città unica»
La notizia è arrivata durante la prima serata della festa di AttivaRende, il movimento politico di Mimmo Talarico. È stato proprio l’ex consigliere regionale ad informare il pubblico presente che i commissari si sono presi altri sei mesi per «proseguire nell’opera di risanamento dell’azione amministrativa rispetto agli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata». Santi Giuffrè, Rosa Correale e Michele Albertini guideranno l’Ente fino a giugno, quando, per forza di cose, poi si andrà ad elezioni. Era proprio questo il tema del dibattito a cui hanno partecipato le forze del centrosinistra: la necessità di restituire ai cittadini di Rende la sovranità espressa da un voto.
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Talarico aveva invitato anche i partiti di centrodestra «ma prendiamo atto che non hanno inteso partecipare» ha detto. L’ultima volta che fu protagonista di un’iniziativa simile, la Dda di Catanzaro aveva da poco innescato il terremoto giudiziario di Reset. «All’epoca chiedemmo a Manna di dimettersi per un atto di responsabilità. Fummo facili profeti – ha spiegato – del resto la città non avrebbe vissuto l’onta degli ultimi anni a cui si somma adesso quella dell’incorporazione a Cosenza e Castrolibero». AttivaRende, in un’ipotetica alleanza di centrosinistra, potrebbe rappresentare il ponte tra la Federazione Riformista di Sandro Principe e il Movimento 5 Stelle di Pasquale Tridico e Anna Laura Orrico. Un campo largo in piena regola tutto in salsa rendese.