Pnrr

Reti idriche, Amalia Bruni: «Persi altri 37 mln dalla Regione. Incapacità cronica o solo cattiva gestione?»

Il consigliere regionale: «Vengono i brividi a pensare che il progetto presentato ha ottenuto il punteggio di 14 punti, esattamente meno della metà dell'ultimo ente che ha ottenuto i finanziamenti (29)»

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di Redazione
19 gennaio 2023
13:16
Amalia Bruni
Amalia Bruni

«A distanza di meno di un anno la storia si ripete. Nello scorso marzo la Regione ha partecipato a un bando per l'ammodernamento degli acquedotti finanziato dall'Unione Europea ma per una serie di inadempienze è stata esclusa. Oggi, purtroppo, la storia si ripete con i fondi del Pnrr. Infatti, sono stati persi altri 37 milioni di euro». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, consigliere regionale di minoranza.

«La perseveranza negativa - prosegue - fa sorgere più di un sospetto, siamo di fronte a incapacità cronica o è solo cattiva gestione? E dire che dopo il fallimento di undici mesi fa fu proprio il presidente Occhiuto a dire di guardare avanti e che i finanziamenti persi in malo modo li avremmo recuperati con gli interventi previsti dal Pnrr».


«Sta di fatto che siamo ancora al punto di partenza con l'Autorità idrica calabrese (AIC). Una incapacità gestionale ma anche una scarsa conoscenza dei regolamenti che consentono di accedere ai fondi previsti dal Pnrr. Vengono i brividi a pensare che il progetto presentato dalla nostra regione ha ottenuto il punteggio di 14 punti, esattamente meno della metà dell'ultimo ente che ha ottenuto i finanziamenti (29 punti), quindi non è che abbiamo mancato l'obiettivo per un'inezia, siamo lontanissimi dal poter avere i fondi e non a caso, in questa speciale graduatoria siamo l'ultima regione, un'umiliazione senza fine. Un fallimento completo, anche perché sapevamo tutti da tempo che per concorrere a questi bandi bisognava avere esperti in materia, tecnici in grado di presentare un progetto rispettando tutti i dettami previsti dai regolamenti del Pnrr», ha continuato il consigliere regionale.

«Sorprende invece il fatto che nonostante conoscessimo tutte le difficoltà del caso e fossimo stati allertati per tempo non ci siamo attrezzati adeguatamente e di fatti risultati sono sotto gli occhi di tutti. L'anno scorso siamo stati esclusi perché non abbiamo prodotto tutti i documenti da allegare alla proposta mentre quest'anno abbiamo dato dimostrazione di non essere all'altezza del livello che impone l'Unione Europea nel campo dei finanziamenti. Qui non bastano le parole, non servono gli slogan, serve una buona politica e la buona politica deve dotarsi di un management moderno, preparato e efficiente, altrimenti non si va da nessuna parte, saremo sempre gli ultimi, Presidente Occhiuto», ha concluso Amalia Bruni.

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