Gioia verso il ballottaggio tra la ricerca d'intese di D'Agostino e l'attacco di Alessio

Si annuncia rovente la seconda parte della campagna elettorale nella città del porto. Il candidato del centrodestra ammicca agli sconfitti per strappare il loro appoggio, mentre Alessio lancia loro un monito: «Consegnerebbero la città nelle mani sbagliate»

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di Francesco Altomonte
28 maggio 2019
13:20
Raffaele D’Agostino e Aldo Alessio
Raffaele D’Agostino e Aldo Alessio

Gioia Tauro dovrà attendere ancora 12 giorni per avere, finalmente, un nuovo sindaco. Nessuno tra i cinque aspiranti primi cittadini ha raggiunto la maggioranza dei voti utili per poter vincere al primo turno. Al ballottaggio approda Aldo Alessio, candidato della sinistra che ha sbaragliato i suoi avversari con il 44,71% dei consenti, frutto di 4426 voti. Molto distaccato Raffaele D’Agostino che ha raccolto 2428 preferenze, il 24.53% del totale, e dopo un lunghissimo testa a testa ha staccato il pass per il ballottaggio a discapito di Lino Cangemi, che si è fermato 23% con 2303 voti.

 


Molto lontani, e mai in partita, gli altri due candidati, Nicola Zagarella con il 4% (461 preferenze) e Diego Fusaro che ha raccolto 281 voti (2,84%).

 

«Una vittoria netta e che ci aspettavamo – ha dichiarato Aldo Alessio – e il popolo gioiese ha saputo fare la scelta giusta, ma è solo il primo passo. Speriamo che al ballottaggio questa scelta venga confermata in modo da poter affidare il futuro della nostra città a persone competenti e serie che sapranno far fronte a una situazione molto difficile. In ballo c’è una partita enorme, vale a dire il futuro di Gioia Tauro».

 

Spossato per il lungo testa a testa, ma felice di essere approdato al ballottaggio Raffaele D’Agostino. «È stata una giornata lunga e appassionante – ha dichiarato il candidato a sindaco – La partita tra me e l’amico Lino Cangemi è stata avvincente, ma alla fine sono riuscito a spuntarla io e sono molto felice».

 

Inizia adesso una nuova fase della competizione elettorale, tra tentativi di alleanze tra chi come D’Agostino deve recuperare più di 20 punti di distacco e chi, invece, come Alessio vede il traguardo a un passo e inizia a mettere in chiaro come userà i prossimi 12 giorni di campagna elettorale.

 

«La partita riparte da zero a zero – ha sottolineato D’Agostino – Nei prossimi giorni, forse già oggi, ci vedremo con Cangemi e Nicola Zagarella faremo un ragionamento assieme per vedere se ci sia possibilità di fare questo percorso insieme». Durissimo si questa possibilità, invece, Alessio. «Questa è una scelta – ha attaccato – che compete solo a loro. Certo, si dovranno prendere la responsabilità davanti ai cittadini di consegnare la città nelle mani più sbagliate».

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