Ariecco Salvini, in Calabria tra contestatori e cacciatori di selfie

VIDEO | Prima tappa del tour calabrese per il leader della Lega che punta il dito contro centrosinistra e invita a votare per il Carroccio: «Possiamo fare solo meglio di chi ci ha preceduto» 

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di Tiziana Bagnato
16 gennaio 2020
21:24

«Qui chiudono reparti ospedalieri, i giovani scappano. Sicuramente si può fare di meglio. Il vantaggio della Lega e che in Calabria non abbiamo mai governato. Invito i calabresi che vogliono un cambiamento a scegliere la Lega come hanno fatto tanti altri cittadini italiani in altre regioni».

 


È stata Lamezia Terme ad aprire il tour calabrese del leader della Lega Matteo Salvini in vista delle elezioni regionali del prossimo 26 gennaio. Ad accoglierlo un vero e proprio bagno di folla con l’intera isola pedonale di corso Nicotera gremita di sostenitori del leghista a caccia di foto e selfie.

 

Un piano rifiuti, un piano di valorizzazione delle spiagge, un assessorato all’agricoltura e priorità alle infrastrutture a partire dalla 106 alcuni dei temi snocciolati da Salvini dal palco. «Se i politici calabresi avessero fatto il loro dovere negli anni passati né io né voi saremmo qui. Il problema della Calabria sono i politici calabresi che hanno rubato il voto per cinquanta anni promettendo strade e fabbriche che non hanno fatto».

 

«Impossibile – ha aggiunto - che sia mancato fino ad ora un assessorato all’agricoltura. Quando si parlava a Roma e Bruxelles di agricoltura calabrese non c’era nessuno a difendere l’olio o gli agrumi del vostro territorio. Questa sarà una nostra priorità: difendere i prodotti della nostra terra, mangiare e bere italiano».

 

«In tante piazze e anche in questa – ha proseguito Salvini - ho trovato gente che ha votato centrosinistra e che proviene da una tradizione operaia e di sinistra e che votano Lega perché il Pd ormai è il partito dei banchieri e dei milionari, non degli operai, dei precari, delle casalinghe». «Ho saputo che Zingaretti è venuto a Lamezia ed è andato in ospedale a fare il fenomeno - ha commentato il leader - Io non vengo qui a fare il fenomeno dopo che gli uomini del mio partito hanno distrutto la sanità in Calabria. Io non vengo qui a dire che se votate Lega saremo tutti subito più ricchi e felici ma prometto cinque anni di lavoro e onestà».

 

Ma non sono mancate le contestazioni. Un centinaio di persone appartenenti ad un movimento apartitico si sono mosse da piazza Mercato Vecchio alla volta del palco su Corso Nicotera dove con fischietti, cartelloni e grida hanno decisamente movimentato il comizio e costretto più volte la celere ad intervenire. E Salvini non li ha affatto ignorati, anzi a loro si è rivolto più volte deprecandone il linguaggio e invitandoli a votare di nuovo centrosinistra ma anche definendoli figli di papà e straccioni con i rolex.

 

La situazione non è comunque degenerata anche se non sono mancati i momenti di tensione. «Non si può rinnegare la nostra terra – ha spiegato una manifestante - votando una persona che da sempre l’ha criticata, denigrata e offesa». «Vogliamo rinfrescare la memoria a Salvini, vogliamo ricordare quello che il Sud ha subito da parte di questa classe politica. Non vogliamo farci prendere in giro» ha aggiunto un’altra manifestante. Un gruppo variegato quello dei contestatori, con una buona parte di giovani ma anche di adulti. Domani il tour calabrese di Salvini proseguirà a Catanzaro Lido, Gioia Tauro, Spezzano della Sila e Corigliano-Rossano.

Giornalista
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