Elezioni

Salvini in Calabria, scricchiola la poltrona di Spirlì: «In giunta non c’è nulla di definito»

VIDEO | Il leader della Lega a Catanzaro per fare il punto sulle elezioni. Al neo eletto sindaco di Cosenza Franz Caruso fa i suoi auguri. Sul risultato alle regionali dice: «Lo zero virgola, in più o in meno, in questo momento non mi preoccupa»

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di Luana  Costa
18 ottobre 2021
17:20

«La riunione di oggi è stata molto utile, con gli eletti in Regione Calabria e, anche, con i dirigenti locali. Abbiamo tutta l'intenzione di crescere, con il presidente Occhiuto parlerò di giunta nei prossimi giorni. Non c'è nulla di definito però mi interessava ringraziare i calabresi per la fiducia data alla Lega». Così il leader della Lega Matteo Salvini questo pomeriggio a Catanzaro in una riunione fiume con i dirigenti del partito. Tre ore fitte di confronto nella sede regionale del partito.

«Entro dicembre faremo un rinnovo di tutti i segretari cittadini - ha confermato Salvini -. Abbiamo quasi duemila iscritti e nell'anno del covid fare di più era impossibile. Ripartiamo dai quattro consiglieri regionali con idee chiare e una bella e proficua chiacchierata. Noi tendiamo ad essere più presenti dopo le elezioni che prima nei territori». 


La vicepresidenza di Spirlì

Sul nodo della vicepresidenza già blindata in un accordo nazionale e occupata dal presidente ff Nino Spirlì, Matteo Salvini ha dichiarato: «Parlerò con il presidente Occhiuto, io non sono affezionato alle etichette ma alla concretezza. Con Occhiuto parlerò del ruolo che uomini e donne della Lega potranno avere sia in giunta che in consiglio».

I ballottaggi in Calabria

E sui ballottaggi che in Calabria hanno incoronato i sindaci espressione di coalizioni di centrosinistra ha affermato: «A Cosenza c'erano due Caruso, auguro buon lavoro a Caruso a prescindere. Però se uno viene eletto sindaco da una minoranza della minoranza evidentemente è un problema non per un partito ma per la democrazia».

Sui ballottaggi che hanno incoronato due sindaci espressione delle coalizioni del centrosinistra, il leader della Lega ha dichiarato: «Io ringrazio Dio per essere arrivati dove si è arrivati e in Calabria faremmo in modo che si torni più forte di quanto non fossimo già prima. Poi lo zero virgola, in più o in meno, in questo momento non mi preoccupa. Il covid cambia il mondo e quindi dobbiamo tutti essere più concreti. Il centrodestra ha stravinto: la Lega aveva quattro consiglieri e ha confermato tutti e quattro i consiglieri. Abbiamo esperienza in più perchè non avevamo mai governato la Calabria fino all'anno scorso. Abbiamo un po' di sindaci in più e quindi ripartiamo da questo ringraziando le persone per la fiducia che ci hanno dato nonostante un anno devastante. Tra le morte di Jole Santelli, il covid, una presidenza a Nino Spirlì che mai avrebbe pensato di far il presidente della Calabria, senza tamoni e senza vaccino». 

«Centrodestra ha più sindaci»

«Noi andavamo al ballottaggio in 65 Comuni, il centrodestra aveva otto sindaci uscenti. Dai dati che emergono nelle grandi città, Roma, Torino, Trieste, vengono riconfermati i sindaci uscenti. Al momento, ma siamo ancora in alcuni casi in alto mare, con i dati che abbiamo al momento il centrodestra passa da 8 a 10 sindaci nelle città che vanno al ballottaggio»- ha detto ancora il leader della Lega, Matteo Salvini. «L'augurio per tutti i sindaci rieletti, di qualunque colore politico - ha aggiunto - è doveroso. In Lombardia c'erano al ballottaggio 10 Comuni, 8 erano amministrati i dal centrosinistra e due dal centrodestra, siamo passati da 8 a 2 a 5 a 5 se dovessimo fare un riassunto calcistico. Non sono in grado di dare commenti ancora più approfonditi - ha detto ancora Salvini -  perché in alcune città non si sa ancora nulla, ma ad ora, alle 16.55, il centrodestra ha più sindaci rispetto a quelli che aveva 15 giorni fa prima dei ballottaggi. Questo è il dato. Poi - ha proseguito - ovviamente avremmo preferito vincere a Roma piuttosto che perdere a Roma, però i cittadini hanno sempre ragione quando scelgono. Nelle tre grandi città, nei capoluoghi, ognuno ha riconfermato in suoi sindaci, nei Comuni più piccoli il centrodestra aumenta asd ora di due sindaci rispeto a quelli che aveva prima dei ballottaggi. Questi i dati che ho, stasera potremmo avere dati più esaurienti».

«Al Viminale c'è qualcuno che sbaglia»

«Ho fatto il ministro dell'Interno e fatemi dire che la gestione dell'ordine pubblico in questo paese ha permesso la scorsa settimana a Roma cosa indegne a delinquenti che non potevano essere in piazza perché per legge non potevano essere in piazza, e stamattina in un lunedì mattina di lavoro ci siamo svegliati con gli idranti e i lacrimogeni, usati a piene mani a Trieste contro persone sedute per terra – Trieste peraltro votava oggi – al ministero dell'Interno c'è qualcuno che evidentemente sta sbagliando qualcosa. Perché non puoi permettere l'assalto alle sedi dei sindacati o ai pronto soccorsi o dei negozi da qualcuno che non può essere in piazza e poi con naturalezza ordinare l'utilizzo degli idranti e dei lacrimogeni contro lavoratori e contro studenti che non hanno usato violenza contro nessuno». 

«Io non me la prendo mai  - ha continuato - con i sottoposti, sono sempre i vertici che devono rispondere nel bene e nel male. Mai io mi sarei permesso di dire 'è colpa del questore, del dirigente della Digos, del prefetto, del sindaco'. No: se qualcosa va bene è anche merito mio, se qualcosa va male è anche merito mio. Quindi che l'attuale ministro dell'Interno usi gli idranti contro i lavoratori e i guanti di velluto contro gli squadristi che vanno ad assaltare le sedi dei sindacati mi stupisce e mi preoccupa. Spero - ha proseguito -  non ci sia non strumentalizzazioni politiche, però in ogni caso un errore mi sembra evidente. Poi domani il ministro Lamorgese sarà in Senato: io la ascolterò e poi interverrò. Ma mi spieghi perchè lascia tranquillamente assediare istituzioni a Roma da gente che per legge non poteva essere a piede libero e ordini di usare idranti e lacrimogeni contro i portuali e gli studenti a Trieste. Poi, Gualtieri avrebbe vinto lo stesso a Roma, ma fare una manifestazione di partito e di parte il sabato prima del voto e usare idranti e lacrimogeni il lunedì del voto a Trieste - ha osservato -  non mi sembra sano, non mi sembra normale. C'è qualcosa che non funziona: a questo punto fermiamoci un attimo. Ribadisco al presidente Draghi la mia richiesta, facciamo un incontro con il ministro Lamorgese, perché avanti di questo passo non saranno settimane facili se la gestione dell'ordine pubblico sarà così schizofrenica».

Giornalista
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