San Giovanni in Fiore, dimissioni in blocco della giunta comunale

I membri dell’esecutivo hanno rimesso le deleghe nelle mani del sindaco Giuseppe Belcastro. Lo scorso 7 agosto era stato lo stesso primo cittadino a rassegnare le dimissioni, salvo poi ritirarle prima che diventassero irrevocabili

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di Salvatore Bruno
4 settembre 2018
19:59

Si registra un nuovo colpo di scena nella crisi del comune di San Giovanni in Fiore. Alla vigilia della seduta del consiglio comunale i membri della giunta hanno rassegnato in blocco le proprie dimissioni, rimettendo le deleghe nelle mani del sindaco Giuseppe Belcastro. Come si ricorderà, lo scorso 7 agosto, era stato lo stesso primo cittadino a rassegnare le dimissioni, ritirate poi il 23 agosto, dunque prima della scadenza dei canonici venti giorni, termine oltre il quale diventano irrevocabili. Ma la crisi, determinata dalle ambizioni di alcuni elementi della maggioranza, desiderosi di entrare a fare parte dell’esecutivo, a quanto pare non è stata risolta. Belcastro continua ad avere le mani legate, nonostante abbia potuto contare sul consenso di quasi il 90 per cento degli elettori. Costretto a ripartire da zero ha chiesto alla sua squadra di compiere un passo indietro, nell’estremo tentativo di sciogliere i nodi politici che determinano l’immobilismo dell’attività amministrativa.

 


La lettera degli assessori dimissionari

Gli assessori dimissionari Gerardo Longo, Milena Lopez, Marianna Loria, Biagio Oliverio e Luigi Scarcelli hanno sottoscritto e trasmesso un documento nel quale precisano la loro posizione: «Il senso di responsabilità che ha sempre guidato l’azione di questa giunta ci impone, in questo momento, di presentare ufficialmente le nostre dimissioni al sindaco. Il clima che si è creato non consente più un lavoro sereno e produttivo. In questi mesi di crisi politica e di aspri confronti siamo rimasti al nostro posto a garantire continuità e stabilità, portando avanti e a conclusione tutti i progetti e le attività in itinere. Abbiamo continuato a lavorare nel rispetto del nostro ruolo, consapevoli che la politica è servizio al cittadino, cercando di ottenere il meglio e mettendo da parte orgoglio e amor proprio, nella consapevolezza di essere anche accusati di attaccamento al ruolo. In questo triennio – si legge ancora nel comunicato - abbiamo realizzato oltre l’80% del programma elettorale, ognuno per le proprie deleghe e con un fattivo spirito di squadra. Tali risultati sono descritti sinteticamente nella pubblicazione La politica giusta: la parola ai fatti, documento che ci proponiamo di riportare quanto prima all’attenzione della città che ha il diritto di ricevere delle spiegazioni rispetto a quanto accaduto. Avremmo voluto essere giudicati sul nostro operato – proseguono - consapevoli che il lavoro di una giunta è sottoposto inevitabilmente a valutazioni e critiche, anche per migliorarlo e, laddove necessario, correggerlo. Il dibattito, invece, in questi mesi, si è consumato su argomenti effimeri, dettati da logiche spartitorie e personalismi che nulla hanno a che fare con la buona amministrazione della cosa pubblica e la politica a servizio dei cittadini. Questo modo di fare non ci appartiene e non dovrebbe appartenere neanche ai partiti di cui facciamo parte. Non volendo, quindi, contribuire a creare un modello negativo, come squadra e coesi come sempre siamo stati, liberiamo il campo con l’auspicio che si ritrovi quella pacificazione necessaria per portare avanti l’attuale esperienza amministrativa».

 

Parole di ringraziamento e di congedo

«È giunto il momento che ognuno di noi – precisano gli assessori dimissionari - ovviamente rispetto al ruolo che ha ricoperto e che ricopre, assuma la piena responsabilità delle proprie azioni davanti alla comunità di San Giovanni in Fiore. Ringraziamo i nostri elettori, il sindaco per averci accordato la sua fiducia scegliendoci, le persone con cui in questo periodo abbiamo lavorato e collaborato, ma soprattutto, quei consiglieri che in questi mesi hanno portato avanti un confronto sano e costruttivo e che per senso di responsabilità e con imbarazzo non abbandoneranno la discussione cercando di portare a termine nel migliore dei modi questa difficile esperienza amministrativa».

Giornalista
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