Sanità, atteso il via libera dell’Arma per la nomina di Bortoletti. Lega e Fdi: «La Calabria non può più attendere»

A sollecitare la definizione della nomina ieri durante il question time in aula è stata la deputata di Fratelli d’Italia Wanda Ferro seguita oggi dal commissario regionale del Carroccio Francesco Saccomanno. Il ministro: «Atto di nomina notificato dal Mef, l'Arma deve ora definire tutte le procedure connesse»

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di Redazione
23 dicembre 2021
13:34
Maurizio Bortoletti
Maurizio Bortoletti

«Fratelli d'Italia auspica che venga definita intempi brevi la nomina, attesa da oltre un mese, a subcommissario della Sanità calabrese del colonnello dei carabinieri Maurizio Bortoletti, le cui indubbie capacità manageriali potranno replicare gli ottimi risultati da lui ottenuti presso l’Asl di Salerno». A sollecitare la definizione della nomina, durante il question time in aula ieri, è stato il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che dopo avere espresso apprezzamento per la nomina del nuovo commissario ad acta nella persona del presidente Roberto Occhiuto, ha chiesto al governo quali «interessi o insormontabili ragioni burocratiche hanno la forza di ritardare l’effettività di una nomina così importante, su cui si ripongono tante speranze di riportare la sanità calabrese in un alveo di normalità, di trasparenza e di efficienza, per tutelare il diritto alla salute dei cittadini calabresi».

Per Wanda Ferro è stata importante la decisione di indicare a supporto del commissario «un ufficiale dei carabinieri in servizio, il colonnello Maurizio Bortoletti, che, oltre a indubbie capacità manageriali, ha già dimostrato di possedere particolari e indispensabili capacità di sapersi districare in contesti particolarmente delicati e in situazioni compromesse dalle eredità del passato. Una figura indispensabile in una realtà, quella della sanità calabrese, su cui si concentrano interessi non sempre trasparenti, spesso criminali, e a cui si rivolgono gli appetiti di chi vuole mettere le mani su centinaia di milioni di euro, parliamo ad ogni esercizio di oltre 300 milioni di euro di mobilità passiva, di oltre 200 milioni di euro di costo del debito e di interessi, della spesa per l’acquisto dei servizi sanitari. In Calabria era importante dare un segnale di rottura netta, quale è sembrato rappresentare la nomina del colonnello Bortoletti a sub commissario. Sono in gioco centinaia di milioni di euro ed è  inevitabile che i ‘beneficiari’ a vario titolo di queste ingenti risorse si opporranno in ogni modo al cambiamento. Oggi è incomprensibile - ha detto Wanda Ferro nell'interrogazione a risposta immediata - il fatto che le amministrazioni interessate non hanno ancora dato corso alla definizione della posizione di impiego dell’ufficiale, che, con estremo senso della responsabilità ha finora lavorato in vacanza e a proprie spese, per non lasciare solo il presidente e commissario ad acta in una situazione devastante. Occorre dimostrare una reale volontà di rompere quel meccanismo, garantito per 11 lunghi anni dai commissari inviati da Roma, per il quale la sanità calabrese, attraverso la mobilità passiva causata dalle carenze dei livelli di assistenza, ha rappresentato un bancomat per i sistemi sanitari delle regioni del centro-nord. Il ritardo di oltre un mese dalla decisione del governo, rappresenta un danno non solo per gli ulteriori 20 milioni di euro comunque persi, ma perché che si disattendono ancora una volta le aspettative dei calabresi perbene, per i quali il ritardo nella definizione della nomina suona come una autentica presa in giro da parte del governo, l’ennesima disillusione, per la gioia invece di chi si oppone al cambiamento per tutelare i propri interessi».


Il ministro: «Nomina notificata dal Mef, si attende l'Arma»

Dopo la risposta del ministro  dell’Economia Daniele Franco, secondo cui l’atto di nomina è stato tempestivamente notificato dal Mef e che attualmente si attende che l’Arma dei Carabinieri definisca tutte le procedure connesse alla nomina, Wanda Ferro ha chiesto di sollecitare l’amministrazione competente auspicando che nei prossimi giorni il colonnello Bortoletti possa effettivamente assumere l’incarico.

Lega: «Chi non vuole Bortoletti in Calabria?»

Dello stesso parere la Lega Calabria: «Abbiamo, immediatamente, plaudito sulla nomina quale sub-commissario alla sanità di Maurizio Bortoletti, esperto della materia che ha dato risultati eccezionali in altre regioni e che avrebbe dovuto rappresentare il punto di riferimento per una riorganizzazione seria e competente, previa verifica delle certe e pacifiche illegalità compiute nel passato. Il non riuscire nemmeno a concretizzare i bilanci di tanti anni di gestione commissariale è gravissimo, ma è ancora più grave che questo sia accaduto durante tale periodo! Ora, però, il quadro stringe ancor più! Ad oltre trenta giorni dalla nomina del col. Bortoletti, non è stata emessa la necessaria autorizzazione da parte dell’Arma dei Carabinieri. Perché? Certo è - afferma il commissario regionale Lega Giacomo Francesco Saccomanno - che alcuni ambienti non hanno gradito la sua nomina, in quanto la sua attività avrebbe, sicuramente, portato alla eliminazione del malaffare e alla scoperta delle evidenti illiceità che hanno impedito, allo stato, la redazione dei bilanci. Chi non vuole Bortoletti in Calabria? Chi tenta di mantenere una situazione irreale di illegalità che ha danneggiato tutti i calabresi e distrutto la sanità? Chi impedisce di far scoprire il pentolone del malaffare? Certo non i calabresi onesti. Certo non il Presidente Occhiuto. Ed allora? Situazione, sicuramente, imbarazzante ed inquietante, che, però, deve essere affrontata da tutti e definita al più presto. La Calabria non può attendere oltre».

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