Sanità commissariata, il Governo approva il nuovo decreto Calabria
Per ora resta in carica il commissario ad acta Saverio Cotticelli e i manager delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi
Resta commissariata la sanità in Calabria. Il Consiglio dei Ministri ha approvato questa mattina il decreto legge "Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della Regione Calabria". Nei fatti, si tratta di un rinnovo del precedente provvedimento emergenziale emanato 18 mesi fa ma prorogato oggi poichè giunto a scadenza.
Prorogatio degli organi
Non dovrebbero essere state introdotte modifiche normative rispetto all'ultima stesura che prevede, tra le altre, anche una disposizione ad hoc sui poteri del commissario ad acta. Fino a nuova nomina i poteri continuano ad essere esercitati dal commissario ad acta in carica, oggi individuato nella persona di Saverio Cotticelli. Restano nel pieno esercizio delle loro funzioni anche i commissari straordinari nominati dal Governo alla guida delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali. Il provvedimento, per evitare un vuoto di potere, dispone infatti la proroga dei poteri dei commissari straordinari e dei direttori generali confermati dal commissario ad acta.
I commissari straordinari
Allo stato, non dovrebbe essere intervenuta alcuna decadenza dei manager. Benché il precedente decreto Calabria ha perso la sua efficacia a partire dalla mezzanotte di ieri, anche per i commissari straordinari si applica l'istituto della prorogatio (legge 444 del 15 luglio 1994) che garantisce la continuità gestionale nei successivi 45 giorni dalla cessazione dalle funzioni.
Il provvedimento dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella giornata odierna, solo allora si potrà aver ragione di eventuali modifiche introdotte in sede di esame. In particolare, il decreto legge prevede il commissariamento della sanità in Calabria per 24 mesi, prorogabili di ulteriori 12 con delibera del Consiglio dei Ministri su proposta del ministro della Salute.
La Giunta alla finestra?
Resta ora però da capire su quali posizioni si assesterà la Cittadella. Nei giorni scorsi i componenti dell'esecutivo regionale avevano ragionato per lungo tempo sulla opportunità di procedere alle nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. Una intenzione reiterata ancora ieri dal presidente ff, Nino Spirlì, che aveva minacciato la nomina di reggenti in caso di vacatio determinata da un eventuale slittamento nell'approvazione del decreto legge da parte del Governo. In giornata era stata convocata una nuova riunione di giunta alle 16.30, che però è stata rinviata.